Cronaca locale

Out Off, «Masterclass» in scena

Viviana Persiani

Domani al San Babila, Fiore di cactus racconta la storia di Giuliano Foch, un dentista scapolo e impenitente playboy, che per evitare coinvolgimenti sentimentali eccessivi si inventa una moglie e tre figli; con tutte le conseguenze del caso.
Sempre domani, al Manzoni, debutta il divertente Nojo vulevan sàvuar ancor che prendendo spunto dalla celebre battuta pronunciata da Totò in Totò, Peppino e la malafemmena serve ad Enrico Montesano per chiedersi: «Oggi, per esempio, il mondo dove vuole andare? L’uomo dove vuole andare? La complessa e contraddittoria società mondiale, con quello che sta facendo, dove vuole andare?». Lo spettacolo proverà a fornire queste risposte.
Mercoledì, al Carcano, prenderà il via Variazioni sul cielo, spettacolo per luci, suoni e sogni, liberamente ispirato a Sette variazioni sul cielo di Margherita Hack. Un testo che accompagna lo spettatore in un viaggio fatto di ombre e di luci, così come l’universo, così come l’animo umano.
Il 2 al Teatro Strehler arriva Re Lear, ovvero il contrasto fra vecchi e giovani, padri poco accorti, figli pronti a tutto pur di raggiungere il potere; ma anche esempi di amore filiale e di fedeltà al proprio re.
Mercoledì, al Teatro Libero, arriva Latte +, ispirato al romanzo A Clockwork Orange di Anthony Burgess, da cui venne tratto il film Arancia Meccanica di Kubrick.
Dopodomani, al Teatro dell’Elfo, debutta Amleto nel quale il protagonista riflette sulla sua dolorosa inadeguatezza, fino a scoprire i limiti dell’agire umano, della libertà individuale e le implicazioni morali del potere, sia che lo si persegua sia che vi si rinunci.
A trentadue anni dal debutto a Londra, dopo ben dieci anni ininterrotti di tour, chiude i battenti quello che è stato definito «la madre di tutti i musical», uno degli spettacoli culto per eccellenza, quel Rocky Horror Show che il pubblico avrà la possibilità di vedere, per l’ultima volta, proprio a Milano, dal 3, sulla scena del Ciak.
Giovedì, al Franco Parenti, protagonista è Ionesco con La lezione, rappresentazione di una ripetizione privata, situazione apparentemente banale, nel quale un maestro, timido e untuoso, insegna a un’allieva, spregiudicata e ignorante, con il sottofondo di una governante.
Il 3, al Teatrotenda, Ficarra & Picone daranno vita a Ma chi ce lo doveva dire?! lo show che si annuncia essere un riassunto degli ultimi tre spettacoli proposti con qualche gustosa novità.
Il 4, al Crt Teatro dell’Arte, nell’ambito del Progetto «Ho male all’altro-III parte» Polis; c’è una vittima nell’immolarsi di Alcesti, due nel sacrificio del bene più grande, i figli, in Medea. La coppia diventata famiglia, assume ora l’impatto iconografico di un popolo.
Venerdì, all’Out Off, è in calendario Masterclass, drammaturgia e scena contemporanea a cura di Luca Ronconi.


Infine, debuttano anche Uora va cunto (il 3 al Teatro della Cooperativa), Lucia di Laversmort (il 4 al Teatro della Quattordicesima).

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