Il lutto per la morte di Brigitte Bardot è universale. Non si tratta solo di essere appassionati o appassionate di cinema per comprendere la portata di questa figura: si tratta di aver compreso i cambiamenti della società, soprattutto in termini di sensibilità, femminile e non. Perché la Bardot ha incarnato sì bellezza e desiderio a tutte le età, ma anche forza di volontà, capacità di comprendere quando è il momento di dedicarsi a fini più importanti, come per esempio dare una voce a chi non ce l’ha. Sono 5 le lezioni di stile, dentro e fuori il guardaroba, che BB ha lasciato ai posteri: ecco quali.
Proiettare fuori l’immagine del sé

Una delle lezioni che Brigitte Bardot ha lasciato al mondo è il dono di proiettare la propria bellezza interiore all’esterno. Sì, BB era sicuramente bellissima, una delle attrici più belle di tutti i tempi, ma lo è stata anche con semplicità: indossando ballerine e proponendo décolleté al tempo stesso casti e romantici ma anche sexy. Il cosiddetto “scollo Bardot” è proprio questo infatti: un’ampia scollatura a barca che lascia parzialmente scoperte le spalle, dando un indizio di sensualità, senza esagerare.
Essere un’icona non significa solo essere belle

La semplicità dei look di Brigitte Bardot si è concretizzato anche in semplici abiti estivi, lunghi e monocromatici (bianchi soprattutto) con cui andare al mare: oggi è qualcosa di completamente metabolizzato dalla moda, che declina questi abiti in modi lievemente differenti stagione dopo stagione, ma negli anni ’60 non era così. È stata BB a fornire questa regola di stile. Perché l’abito da mare non è semplicemente un prendisole, è ampio e quindi protegge e impedisce di sudare troppo, ed è semplicemente chic, perfetto per ogni fisicità.
Make up sì ma senza esagerare

Essendo un’attrice, Brigitte Bardot si truccava eccome. Ma proponeva, soprattutto durante le sue uscite pubbliche, un make up non troppo invadente, che valorizzasse le linee del suo volto senza essere mai “troppo”. Tutti i suoi look, a ben guardare, sposavano la filosofia del “less is more”, ovvero mai esagerare, e questo è stato vero a tutte le età della sua vita, fin da quando il suo volto giovanile e levigato ha fatto sì che la Francia la eleggesse come Marianne, simbolo della nazione ancora visibile sugli indimenticabili francobolli dell’epoca.
Accettare il tempo che passa

Non è facile guardarsi allo specchio e vedere rughe nuove ogni giorno. Ma accettare il tempo che passa rappresenta uno di quei momenti che ogni donna può trovarsi ad affrontare. Molte attrici hanno fatto la sua stessa scelta: BB non è mai ricorsa alla chirurgia estetica. Non c’è niente di male nel farlo, sia chiaro, ma questa decisione ben si sposa con l’idea della bellezza interiore che la Bardot ha saputo incarnare così bene. Poi qualche piccolo escamotage di stile ci sta sempre: dalla fascia per capelli che rappresenta una sorta di liftino naturale, agli occhiali da sole molto grandi, dallo stile inconfondibile ma che coprono al tempo stesso le prime rughe d’espressione.
Decidere quando fermarsi

Dopo una carriera iniziata nel 1952, nel 1973 Brigitte Bardot appese al chiodo il ciak. Non aveva ancora compiuto 40 anni, eppure BB decise di abbandonare il cinema per qualcosa di più importante: in un’epoca che ancora non possedeva come oggi una sensibilità spiccata verso il mondo animale, lei divenne una delle più importanti attiviste del pianeta per i diritti degli animali. Non si trattò quindi di abbandonare le luci della ribalta durante la mezza età, significava usare il proprio volto per fini più alti.
Anche decidere di non fermarsi è una scelta giusta e legittima, ma lasciare le scene fu per la Bardot la sua consacrazione a icona. Un’icona di bellezza, talento e sensibilità, ma anche stile: perché averlo significa anche centellinare le proprie apparizioni.