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Flebite alle gambe e over 60, una situazione da non sottovalutare

L’infiammazione può riguardare vene superficiali o vene situate in profondità: anche in caso di dubbio occorre rivolgersi al medico perché la situazione non va sottovalutata

Flebite alle gambe negli over 60, sintomi e cure

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Flebite alle gambe negli over 60, sintomi e cure

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La flebite è un’infiammazione delle pareti dei vasi sanguigni, nello specifico delle vene, causata da un trombo. Quest’ultimo può ostruire il condotto e, di conseguenza, impedire la corretta circolazione del sangue.

La patologia colpisce più di frequente gli arti inferiori, ma non solo: l’infiammazione può riguardare, anche se molto più raramente, qualsiasi parte del corpo. Ad essere soggetti a tale disturbo sono in particolare le persone che soffrono di vene varicose.

I trombi hanno diverse cause ma è difficile identificarne una con certezza. Fattori di rischio sono il sovrappeso, l’eccessiva sedentarietà, i traumi, l’immobilità prolungata, l’assunzione di determinati medicinali e la gravidanza. Anche la pillola contraccettiva o farmaci ormonali sostitutivi possono favorire l’insorgere della flebite.

La vena infiammata può essere in superficie, e in tal caso si parla di tromboflebite superficiale, oppure profonda e situata all'interno di un muscolo e, in questo caso, si parla di trombosi venosa profonda, una situazione molto più grave.

I sintomi della flebite alle gambe

I sintomi più comuni della flebite alle gambe sono gonfiore di una vena, arrossamento e dolore nella parte colpita con irradiazione lungo il corso della vena stessa. Alla palpazione la zona interessata può risultare rilevata, dolente e dura al tatto. In ogni caso occorre rivolgersi al medico perché la situazione va monitorata e non deve peggiorare.

Generalmente, la flebite si risolve nell'arco di 2-6 settimane.

In alcuni casi si possono manifestare febbre elevata, dolore al petto e difficoltà a respirare. In questi casi occorre rivolgersi tempestivamente al pronto soccorso.

Quando infatti è interessato il sistema venoso profondo, gli eventuali coaguli di sangue che si possono formare possono migrare nel polmone, determinando un'embolia polmonare.

Gli esami per la diagnosi di flebite

La diagnosi di flebite avviene sulla base dell’anamnesi, dell’esame medico, dei sintomi, degli esami del sangue e delle indagini strumentali, come ad esempio l’ecodoppler venoso degli arti inferiori. Se necessari, il medico può richiedere esami più specifici come la TAC o la risonanza magnetica.

Le cure

Per quanto riguarda le cure, sarà il medico ad indicare la terapia adatta (che può prevedere l’assunzione di farmaci come gli anticoagulanti).

Possono essere d’aiuto l’uso di calze elastiche a compressione graduata, l’esercizio fisico, effettuare impacchi caldi e freddi e adoperare creme antinfiammatorie e antidolorifiche. Importante è inoltre mantenere sollevata la gamba interessata in modo da favorire il ritorno venoso e diminuire i disturbi.

In ogni caso, come detto, prima di tutto bisogna rivolgersi all’esperto.

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