Francesca Angeli
da Roma
Sulle coppie di fatto il governo Prodi non molla: la legge sarà pronta a fine gennaio. Il governo deve assumersi la responsabilità di avanzare una proposta «anche sui temi più delicati» dice il ministro delle Pari opportunità, Barbara Pollastrini. Ma i teodem (i cattolici della Margherita) puntano i piedi e convocano un incontro con la stampa per mettere una serie di paletti. Ribadiscono la loro contrarietà «a iniziative verticistiche del governo» e la necessità invece di «ridare dignità al Parlamento». Insomma non vogliono che arrivi sul loro tavolo un ddl messo a punto dal ministro Pollastrini e da quello della Famiglia, Rosy Bindi ma chiedono che si lasci liniziativa alle Camere.
Enzo Carra (gruppo dellUlivo a Montecitorio) ricorda quanto sia stato spiacevole venire a sapere direttamente dai giornali dellesistenza di un emendamento alla Finanziaria che in materia di successioni equiparava i diritti delle coppie di fatto a quelli delle famiglie. Un emendamento cancellato dopo un duro scontro interno alla maggioranza che ha visto vincitori i senatori cattolici. Gli stessi che oggi rifiutano lipotesi di un ddl governativo sulle unioni di fatto: lex presidente delle Acli, Luigi Bobba, Emanuela Baio Dossi e Paola Binetti. Dunque il messaggio è chiaro: non faremo passare un testo sulle unioni di fatto che non sia stato ampiamente discusso e condiviso.
E il discorso sulla necessità di un confronto interno allUnione vale per tutti i temi cosiddetti eticamente sensibili. «Sulle coppie di fatto - dice Bobba - noi siamo fedeli fino in fondo al programma dellUnione. Ma questo non significa rinunciare al confronto e invece ci hanno annunciato: ecco la legge. Ma di quale legge parlano i giornali? Non abbiamo la vocazione a fare i vigilantes del cardinale Ruini ma vogliamo riparare ai danni di iniziative improvvide, quando non veri e propri colpi di mano, su materie sulle quali invece dobbiamo aprire il dialogo perché altrimenti si va verso il bipolarismo etico». Bobba ritiene che i diritti per le coppie di fatto non rappresentino una priorità. «La vera emergenza in Italia - denuncia Bobba - è la violazione sistematica dellarticolo 31 della Costituzione per la famiglia», riferendosi allarticolo che prevede sostegni economici per le famiglie.
E i paletti dei teodem valgono per tutti i temi eticamente sensibili. Anche quello delleutanasia. «Possiamo dire con chiarezza alcuni no: no allaccanimento terapeutico, no alleutanasia, no allavvilente strumentalizzazione della sofferenza», dice il deputato dell'Ulivo Marco Calgaro. Strumentalizzazione, aggiunge che «non si addice a un Parlamento serio».
Insomma le distanze dentro lUnione si allargano a dismisura e riesce davvero difficile immaginare come si possa arrivare a un testo condiviso sulle coppie di fatto. La Bindi cerca di gettare acqua sul fuoco e garantisce che «il governo offrirà al parlamento un primo tentativo di sintesi perché sia poi il Parlamento, nella sua sovranità e con la sua capacità di incontro e dialogo con tutti i gruppi parlamentari, a offrire al paese una legge».
Quale potrà essere la sintesi tra la posizione dei teodem e quella cavalcata dalla sinistra ds e dalemiani, verdi comunisti e Rifondazione? Non sembra molto disponibile al dialogo con i cattolici il senatore verde Gianpaolo Silvestri. «Anche oggi il Senato si è trasformato in un pulpito. Nonostante le omelie continue, il messale recita chiara la richiesta di tutta l'Unione al governo: entro il 31 gennaio sia predisposto il disegno di legge sulle unioni civili - dice Silvestri -. Nel frattempo i Teodem possono pregare e chiedere perdono per la sofferenza che il razzismo omofobico, alimentato anche dagli integralismi religiosi, ha procurato a milioni di persone. Ci rivedremo a febbraio».
E anche il ds Franco Grillini, lex presidente dellArcigay, attacca a testa bassa. «Ormai siamo alla dittatura clericale. È una Chiesa italiana che fa politica, bisogna rispondere politicamente - dice Grillini -.
Ancora una volta il leader della Quercia, Piero Fassino, cerca di mediare. «Non voglio recedere, faremo la legge sulle coppie di fatto - promette -. Ma continueremo a cercare la condivisione e il consenso di tutti».
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