Padoa-Schioppa: "Bamboccioni fuori casa". Esplode la polemica a sinistra

L’aiuto di 1.000 euro l’anno previsto per i ventenni-trentenni che prendono una casa in affitto fa divampare le polemiche

Padoa-Schioppa: "Bamboccioni fuori casa". Esplode la polemica a sinistra

Roma - I fondi per i rinnovi contrattuali agli statali "ci saranno": la rassicurazione, a pochi giorni dall’annunciato sciopero del pubblico impiego, arriva direttamente dal ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, che in audizione sulla Finanziaria davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato spiega di aver notato una certa strumentalizzazione del problema. Per la seconda volta in due giorni il ministro spiega la manovra. E si sofferma su alcune misure, come l’aiuto di 1.000 euro l’anno previsto per i ventenni-trentenni che prendono una casa in affitto. "Mandiamo i bamboccioni fuori di casa", dice il ministro con una battuta riferita ai giovani che non cercano indipendenza e lasciano sempre più tardi la casa dei genitori. Subito a sinistra esplodono le polemiche.

"Virata dei conti" Per il resto il ministro ribadisce ai parlamentari le cifre macro della Finanziaria e le previsioni del Governo spiegando che la manovra 2008 è stata possibile soprattutto grazie alla "virata" dei conti dello scorso anno. Conti che hanno subito nel corso degli anni passati (e il riferimento implicito è al precedente governo) uno "sperpero", soprattutto sul fronte dell’avanzo primario che si è azzerato. Viceversa, se il Paese avesse mantenuto il vantaggio accumulato con l’ingresso nell’euro oggi avremmo un debito pubblico come quello del Belgio "all’80% del Pil" e quindi "una serie di miliardi in meno da pagare ogni anno per interessi sul debito e che potremmo investire".

"Difficile andare avanti con un debito così" Il ministro ricorda poi il dato positivo sull’avanzo primario attuale ("siamo al 2,5%, la metà di quello che dobbiamo fare") ma "con un debito così non si può essere mai tranquilli". Altra preoccupazione ribadita dal titolare di via XX Settembre è quella relativa alla spesa pubblica: "Sono convinto - spiega - che sul fronte della spesa non si sia riusciti a fare abbastanza".

"Sforzo per contenere la spesa" Padoa-Schioppa evidenzia però che nel passato sono state varate misure che non hanno avuto efficacia e lancia esplicitamente un appello: "Lo sforzo per il contenimento della spesa - rileva - non deve essere fatto solo dall’esecutivo, che mi auguro possa comunque fare di più nei prossimi mesi, ma anche dall’organo legislativo". Una parte del dibattito è poi dedicata alle singole misure, anche quelle assenti: Padoa-Schioppa spiega che sulle rendite finanziarie "è preferibile non agire immediatamente".

Tensioni finanziarie sui mercati Il ministro ricorda "le tensioni finanziarie" sui mercati ma in linea di principio conferma: "La linea del governo su questa materia è quella che si conosce". La Finanziaria - spiega poi - contiene alcune norme per il taglio dei costi della politica che hanno "un valore in sè" e non necessariamente una ripercussione solo sui conti. "Sui costi della politica - evidenzia - la riduzione non andrà tutta a beneficio dello Stato: ci sono una serie di operazioni che comportano riduzione costi e snellimento delle strutture che hanno valore in sè anche se non portano necessariamente risorse alle casse dello Stato".

Novità per le imprese Le novità fiscali introdotte per le piccole imprese "faranno risparmiare soldi per i commercialisti, spero - dice rivolto ai parlamentari - non ce ne siano tra voi".

Il forfait per gli autonomi e il calo dell’Ires e dell’Irap per le grandi imprese "sono due misure che rappresentano un salto di civiltà del sistema tributario e che, dai contatti avuti, risultano estremamente gradite dalle imprese". Infine i "bamboccioni": la Finanziaria - spiega - contiene delle misure che consentiranno ai giovani di affrancarsi dalla dipendenza dei genitori.

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