da Roma
Tommaso Padoa-Schioppa va in tv e viola il silenzio elettorale. Il ministro dell’Economia ha scritto un libro: Italia, un’ambizione timida. Non si tratta di un romanzo ma di una raccolta degli articoli che ha scritto come editorialista per il Corriere della Sera. La raccolta è in libreria dal 6 giugno ma il direttore del Tg1, Gianni Riotta, tra l’altro ex vicedirettore del Corriere della Sera, ha scelto di parlarne proprio stasera durante lo Speciale Tg1 in onda alle 23.30.
Si parlerà di conti pubblici, tesoretto, lavoro ma anche delle polemiche sulla Rai e sulla Guardia di finanza. Il ministro avrà così modo di rispondere alle domande di esponenti politici dell’opposizione: saranno in studio Altero Matteoli (An), Giorgio La Malfa (Pri), Antonio Martino (Fi) e Bruno Tabacci(Udc). Questioni verranno poste anche da esperti di economia e da sindacalisti, come Ferruccio De Bortoli, Tito Boeri, Giorgio Cremaschi, e dai telespettatori.
Nulla da eccepire se non fosse per il fatto che fino a domani si svolgono i ballottaggi per le elezioni amministrative in molte importanti città. Non era dunque opportuno che la prima rete nazionale offrisse un simile pulpito a un rappresentante di spicco del governo mentre le votazioni sono ancora aperte. A denunciare la violazione del silenzio elettorale è l’ex ministro delle Comunicazioni del governo Berlusconi, Maurizio Gasparri di Alleanza nazionale.
«Deve essere impossibile che nella serata di domenica, a urne aperte, TvSette su Rai Uno trasmetta un’intervista a Padoa-Schioppa senza un vero contraddittorio», denuncia Gasparri che poi sottolinea il problema del voto. «Si vota fino a domani a Genova, Parma, Piacenza, Latina, Oristano e in decine di città - prosegue l’ex ministro -. Peraltro Padoa-Schioppa ha appena preso uno schiaffo dal Tar che ha bocciato il suo tentativo banditesco di far fuori il consigliere Petroni». Gasparri fa riferimento alla sentenza dei giudici amministrativi del Lazio che hanno accolto il ricorso del consigliere Angelo Maria Petroni contro il suo «licenziamento» da parte del ministro Padoa-Schioppa. Gasparri si augura di non dover assistere a un «patetico soliloquio» del ministro «in tv a urne aperte». L’esponente di Alleanza nazionale si aspetta «da un professionista come Riotta un tg senza bufale e soprattutto il rispetto delle norme elettorali. Amato, la Vigilanza Rai, Petruccioli & C. impediscano, se vero, lo sconcio del comizio di domenica sera».
Gasparri poi affonda il coltello nella piaga delle disfunzioni informative della Rai e in particolare del Tg1 che nella notte tra venerdì e sabato è incappato in una clamorosa gaffe. «Un fatto incredibile - dice Gasparri - il Tg Uno della notte ha dato la falsa notizia dell’esplosione di un’astronave americana seminando panico senza motivo». E in effetti è proprio andata così. Evidentemente la giornalista ha fatto confusione nel leggere l’agenzia appena arrivata in redazione che parlava del decollo dello Shuttle Atlantis dal Kennedy Space Center, in Florida. Forse ha tradotto in fretta, forse qualcuno ha suggerito male.
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