Per chi lo promuove è un «metodo incentivante». Per chi potrebbe rimanerne vittima è un'istigazione alla vessazione del cittadino. Fatto sta che a Padova si sta seriamnete pensando a introdurre per la polizia municipale una sorta di integrativo a prestazione basato sul principio del «più multe fai, più guadagni».
L'idea è stata lanciata per convincere gli agenti a lavorare volontariamente anche di notte e il fine settimana. Un incentivo pensato dal comandante Aldo Zanetti che ha proposto aumenti in busta paga legati alle prestazioni effettuate. Una decisione che già fa discutere i padovani convinti che, con una simile retribuzione, i vigili diventeranno cerberi fiscali e inflessibili.
La proposta del comandante non è ancora in vigore e dovrà prima essere discussa e accettata dai suoi stessi sottoposti. Zanetti ha illustrato al sindacato, al capo del personale e all'assessore Marco Carrai la sua idea: stilare una sorta di pagella, con voti da zero a dieci, determinata da vari parametri come il conseguimento o meno degli obiettivi, la cooperazione con i colleghi, la serietà e la precisione, la propositività e il rapporto con l'utenza. La prestazione di ogni vigile, quindi, verrà monitorata attentamente e potrà portare a un surplus in busta paga fino a 27,2 euro all'ora.
Il costo dell'operazione sarà di 31mila euro, spesa che comprende anche l'acquisto di 200 narcotest. Nel mirino degli agenti veneti, infatti, dovranno esserci soprattutto la guida sotto l'effetto di droghe o alcool e la velocità.
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