Via Padova, scoppia un’altra rissa tra stranieri

È lì che lo scorso 13 febbraio un gruppo di sudamericani ha assassinato Ahmed Abdel Aziz El Sayed, un egiziano di 19 anni, provocando una ormai tristemente nota rivolta popolare. E adesso in via Padova - oltre a tutti i rinforzi mandati dal governo in aggiunta agli appartenenti delle forze dell’ordine già schierati in zona dopo il fattaccio - opera il contingente più numeroso dei vigili: 20 agenti preposti al rispetto delle ordinanze e della legalità nel quartiere.
Così, come ha spiegato il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato, alle 3 dell’altra notte sono stati proprio loro, i vigili, a intervenire per sedare una lite tra due bulgari in via Arquà, una delle strade più «problematiche» tra quelle che intersecano via Padova per l’altissima densità di stranieri, molti dei quali fuorilegge, che ci vivono.
Uno dei due bulgari, un 26enne poi indagato in stato di libertà, è stato portato al pronto soccorso per alcune ferite alla testa; l’altro è riuscito a scappare.
«Il repentino intervento dei vigili, che ha permesso di fermare la rissa prima che potesse degenerare ulteriormente, testimonia l’importanza dei controlli nel quartiere di via Padova - ha sottolineato ieri pomeriggio il vice sindaco -. E in particolare dei servizi notturni ai quali è preposto il contingente più numeroso, ben venti agenti. Controlli che evidentemente non hanno solo l’obiettivo di far rispettare le ordinanze, ma anche di garantire sicurezza e legalità per i residenti».
«Una settimana fa sempre in via Padova era stato arrestato un clandestino con una sfilza di precedenti e ordini di espulsione ignorati, che guidava senza patente - ricorda ancora De Corato -. Il potenziamento dei controlli nell’area di via Padova da parte della polizia municipale sta dando quindi riscontri positivi sotto tutti i punti di vista».
«Ricordo che sono 40 gli agenti presenti complessivamente nell’arco delle 24 ore - conclude De Corato -. Si tratta di uomini che girano a piedi, in moto e auto e che, fino alle 20, si avvalgono anche del supporto del Security point posizionato tra via Padova e via Arquà. L’obiettivo è che il quartiere ritorni alla normalità e la presenza dei vigili, naturalmente insieme a quella delle forze dell’ordine, mira a garantire il rispetto della legalità e delle regole, oltre che delle ordinanze firmate dal sindaco Letizia Moratti».


Ricordiamo che per l’uccisione del 19enne egiziano sono finiti in manette tre domenicani, un 31enne di Cinisello Balsamo e due ragazzi di 19 e 18 anni, rispettivamente di Segrate e Legnano, tutti arrestati dagli investigatori della squadra mobile con l’accusa di concorso in omicidio volontario aggravato e lesioni personali perché ritenuti coinvolti anche nell’aggressione che ha preceduto l’assassinio. Sono tutti e tre regolari sul territorio italiano, solo uno di loro era stato già denunciato per minacce e possesso di un coltello.

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