Da Padovese a Mogol: ai Gran lombardi premio alla Scala

Parole e musica con Mogol e Nanni Svampa. E ancora: martiri della fede (monsignor Padovese), uomini e donne di scienza (Carla Andreotti, Giulio Casati, Augusto Preti), capitani d’industria (Emanuele Busnelli, Antonella Beretta, Bruno Caparini, Giorgio Squinzi), eroi della montagna (Claudio Corti) e la soldatessa di pace (Silvia Guberti). È lunga la lista di coloro che rappresentano il volto migliore della Lombardia. «Gran lombardi» che sabato sera sono stati premiati dal Consiglio regionale nella prestigiosa cornice del Teatro alla Scala per essersi distinti nei campi della cultura, dell’impresa, della solidarietà e dello sport. Alla presenza del presidente della Regione, Roberto Formigoni e sulle note suonate dall’Orchestra dell’Accademia alla Scala, il presidente del Consiglio regionale Davide Boni ha «diretto» la cerimonia organizzata in occasione della tradizionale festa dello Statuto regionale, che è stata istituita nel 1999.
Un momento di commozione durante la premiazione di Giulio Rapetti, in arte Mogol.

Dopo la consegna del Sigillo, il paroliere si è rivolto alla platea: «Sono nato a Milano – ha detto - in una zona che allora era periferia. In famiglia eravamo in quattro. Adesso sono solo, ma questo riconoscimento mi fa sentire l’abbraccio caloroso di quasi 10 milioni di persone».

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