Padre Livio, la voce di Radio Maria: «Ci sono infiniti motivi per credere»

«Esiste una corrispondenza tra i messaggi dettati dalla Vergine e il magistero di Benedetto XVI. I veggenti? Sono per bene»

da Milano

«Ci sono tanti, infiniti motivi per credere a Medjugorje...». Padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, conosce il fenomeno delle apparizioni da 25 anni, è amico dei sei veggenti, ha pubblicato una decina di libri sul fenomeno Medjugorje.
Il vescovo di Mostar ha detto al Tg2 che il Papa gli è parso dubbioso...
«Il vescovo è contrario, non riconosce le apparizioni, non ha mai voluto incontrare i veggenti. Quanto al Papa, a me ha molto colpito invece, la corrispondenza tra il suo magistero e i messaggi della Madonna».
A che cosa si riferisce?
«Alla decisione di Benedetto XVI di proporre due giorni di digiuno e preghiera per l’Irak, un’iniziativa chiesta dalla Madonna di Medjugorje. E soprattutto i tratti apocalittici del suo magistero, se per apocalisse si intende la rivelazione della lotta bene e male».
Non le sembra di esagerare? Il suo ultimo libro s’intitola «Satana nei messaggi di Medjugorje», e alle apparizioni sono legati «segreti» catastrofici...
«Non credo sia catastrofismo cogliere nell’attuale momento storico, come fa il Papa, la ribellione dell’uomo a Dio. Benedetto XVI non esita a smascherare la deriva anticristica del mondo contemporaneo, cioè la pretesa dell’uomo di sostituirsi a Dio, un processo che può sfociare in una catastrofe. Papa Ratzinger ha detto che sull’Occidente “incombe la minaccia del giudizio di Dio”, che se viviamo contro Dio «allora ci distruggiamo a vicenda e distruggiamo il mondo”».
Ma quello di Gesù non è un messaggio di speranza e di fiducia?
«Certo. E infatti la Madonna non annuncia catastrofi, vuole richiamarci alla conversione. In un mondo dominato dalle ideologie del male, lei viene a proporci la fede. Non dice che dobbiamo aver paura, ma che dobbiamo fidarci di Dio. Ci prepara ad affrontare tempi difficili, ma noi sappiamo che il male non avrà l’ultima parola».
Mi dia dei buoni motivi per credere a Medjugorje.
«Il vero motivo sono i frutti straordinari. Un paesino sconosciuto e irraggiungibile da un quarto di secolo è diventato un faro per l’intera umanità. C’è una fioritura di pietà mariana ed eucaristica; la gente va e torna contenta».
25 anni di apparizioni: non sono troppi?
«Non spetta a noi giudicare le azioni della Madonna. Ricordo che in Francia, a Laus, nel Seicento Maria apparve a una contadina per 54 anni di seguito e quell’apparizione è stata riconosciuta».
I veggenti sono credibili?
«Proprio nella durata del fenomeno sta un indizio di credibilità: se fosse qualcosa di umano, si sarebbero stancati. Invece sono ragazzi bravi, puliti, normali, che non si sono mai contraddetti.

Gli esperimenti scientifici hanno dimostrato che effettivamente non mentono».
E il giudizio della Chiesa?
«I vescovi hanno dato un giudizio attendista, che lascia aperti ulteriori sviluppi. La Chiesa non si può pronunciare finché le apparizioni continuano».

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