Benedetto XVI ha autorizzato la beatificazione di don Jerzy Popiluszko, il sacerdote polacco ucciso dai servizi segreti nel 1984. La cerimonia avrà luogo a Varsavia il 6 giugno 2010 nella immensa piazza Maresciallo J. Padre Popieluszko nei primi anni del pontificato wojtyliano venne considerato il parroco del movimento di Solidarnosc di Lech Walesa. Ucciso a Varsavia il 19 ottobre del 1984 da agenti del ministero dell’Interno, era davvero un prete a fianco degli operai. «La coscienza - diceva il sacerdote - è la cosa più splendida, la verità non si può distruggere con questa o con un’altra decisione, con questo o un altro ordine. La nostra schiavitù consiste in questo principio, che ci sottomettiamo al dominio della falsità, che non lo smascheriamo e non protestiamo contro di esso ogni giorno. Non protestiamo, rimaniamo in silenzio o facciamo finta di crederci. Allora viviamo nella menzogna. La coraggiosa testimonianza della verità è la strada che conduce direttamente alla libertà». Il regime comunista cercò di fermare padre Popieluszko intervenendo presso i vescovi. Ma lui non desiste. Nel maggio del 1983 il sacerdote organizzò il funerale del figlio di un attivista del sindacato. Sessantamila polacchi vi parteciparono. Popieluszko venne chiamato in pretura. La sua casa perquisita e lui incriminato per detenzione di armi. Lo arrestarono e i media di regime cominciarono una campagna contro di lui.
Liberato per l’intervento delle autorità religiose il suo destino era però segnato: una notte l’automobile sulla quale viaggia è fermata in una zona isolata. Popieluszko viene sequestrato, bastonato, legato e gettato nella Vistola. Aveva 37 anni.Padre Popieluszko beatificato il 6 giugno a Varsavia
Benedetto XVI ha autorizzato la beatificazione di don Jerzy Popiluszko, il sacerdote polacco di 37 anni ucciso dai servizi segreti nel 1984: venne sequestrato, bastonato, legato e gettato nella Vistola
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