Padre scozzese e madre svizzera, a servizio di sua maestà dal 1941

«Il mio nome è Bond. James Bond». L’agente segreto che si presenta così non è mai esistito. Però fa sognare milioni e milioni di persone - uomini, donne e bambini - in tutto il mondo dall’ormai lontanissimo 1953. Da quando cioè Ian Flaming, fresco sposo della contessa Anne Geraldine Rothermere Charteris ma già tanto annoiato dalla vita coniugale da ingannare il tempo lasciando la penna in balia della sua fantasia, pubblicò un romanzo d’azione intitolato Casino Royale. Con quel libro cominciò la storia dello spione più british e amato del pianeta e la saga più longeva del cinema mondiale, alimentata prima da Fleming (morto nel 1964) e poi dai suoi successori. Fra i quali spicca John Pearson, non solo biografo ufficiale dell’inventore di James Bond ma anche dello stesso agente. Infatti Pearson nel 1973 pubblicò un libro intitolato «La biografia autorizzata di 007», nel quale raccolse e ordinò tutte le informazioni che sulla vita della sua creatura aveva già dato Fleming nei suoi libri e ne aggiunse di nuovi.
In sintesi, James Bond nasce il 12 novembre del 1924 in una qualche località dell’Europa continentale da Andrew Bond - scozzese di Glencoe, rappresentante della ditta Vickers - e Monique Delacroix - svizzera del cantone di Vaud. Riceve la sua prima educazione all’estero (anche per questo parla perfettamente il francese e il tedesco) e a undici anni resta orfano a causa dell’incidente alpinistico nel quale muoiono i suoi genitori. A quel punto viene affidato a una zia, Charmian Bond, che abita nel Kent, in un villaggio vicino a Canterbury. A 15 anni viene espulso dal college di Eton a causa di una relazione con una cameriera e cambia scuola; si trasferisce al Fettes college di Edimburgo, lo stesso che aveva frequentato suo padre, dove si diploma con ottimi voti.

Terminati gli studi, nel 1941, all’età di diciassette anni ma dichiarandone diciannove, si arruola come volontario del servizio segreto della Marina e dopo la guerra lavora, sempre al servizio di sua maestà britannica, a Hong Kong e in Giamaica. A quel punto è pronto per entrare nella leggenda.

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