Condannato a 10 anni di reclusione, arrestato in uno stabilimento balneare. Carmine Fasciani, 59 anni, padrino indiscusso del litorale romano, quando ha visto arrivare gli agenti di polizia con lordinanza nelle mani quasi se lo aspettava. Il giorno prima, difatti, la Corte dAppello lo aveva condannato in secondo grado per associazione a delinquere e traffico internazionale di stupefacenti. Una pena ridotta a otto anni e 4 mesi di reclusione per «don Carmine», già riacciuffato in Bassa Sassonia con un miliardo di lire in tasca dopo unevasione rocambolesca dalla sua villa di Casalpalocco.
Luomo, duro con i nemici ma famoso per i modi garbati con gli amici in difficoltà, non ha opposto resistenza. Secondo gli uomini del XIII commissariato il pericolo di fuga era più che reale. Una lunga storia la sua, che dalla provincia aquilana lo porta a Ostia per avviare una serie di attività imprenditoriali: esercizi commerciali, sale giochi, locali notturni. Come il Rondò Club allInfernetto, una discoteca trasgressiva connessa con i casinò di Montecarlo nonché con altri night a luci rosse della capitale, insospettabile copertura per incontrare trafficanti e riciclare denaro sporco, chiusa dopo mesi di appostamenti. Un processo, quello alla banda Fasciani, iniziato 9 anni, fa quando i carabinieri dellallora capitano Francesco Ferace chiudono le indagini delloperazione «Black Beach 2» circondando la sua fortezza-bunker. Don Carmine, dal canto suo, scavalcando il muro di cinta, sfugge alla cattura scomparendo nella pineta di Castelfusano.
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