Gianandrea Zagato
Cè un aggettivo che sintetizza lo stato danimo degli artigiani rispetto al ticket morattiano: furiosi. Sì, furenti ed arrabbiati, rabbiosi e inviperiti perché, dicono, questo ticket è «solo una tassa». Unimposta, «ennesimo balzello contro chi opera con mezzi propri e non può certo usufruire del trasporto pubblico» osserva Marco Accornero, segretario generale dellUnione artigiani ovvero lassociazione di categoria che raggruppa la stragrande maggioranza dei piccoli e medi artigiani. Che, dati Camera di Commercio, significa qualcosa come 93mila e più aziende artigiane. Preoccupazione che saccompagna con una certezza, «il ticket del sindaco di Milano, Letizia Moratti, finisce per gravare sui clienti: infatti, è una tassa che si aggiunge ai costi diretti che gli artigiani devono già sostenere per i parcheggi nel capoluogo e a quelli indiretti derivanti dal tempo sprecato per trovarli».
Chiaro: dal 19 febbraio, quando inizia la sperimentazione del ticket anti smog aumentano i costi per luscita dellidraulico o del falegname. Rincari impossibili da evitare, «questo pedaggio pesa sugli operatori dellautotrasporto, delledilizia, della manutenzione ed installazione degli impianti e pure delle autoriparazioni» che, spiega Accornero, «sono spesso interventi durgenza se non addirittura demergenza». Come dire: impensabile non far pesare il balzello sul cliente perché «per queste categorie il veicolo privato è indispensabile, assolutamente indispensabile» e, attenzione, «non si può pensare che siano costretti a sostenere i costi di un continuo rinnovo di mezzi - spesso attrezzati con apparecchiature necessarie alla loro attività - per tenere il passo delle soluzioni tecnologiche meno inquinanti».
Prepariamoci, dunque, a prelevare dal portafogli qualche decina di euro in più quando chiamiamo il serramentista o il fabbro, «a meno che non si concretizzi da parte dellamministrazione Moratti una maggior attenzione verso gli artigiani, anche attraverso alcuni provvedimenti». Quali? «La concessione duso, a costi convenzionati, dei parcheggi riservati ai residenti durante le ore in cui sono per lo più liberi oppure lutilizzo delle corsie preferenziali per gli artigiani impegnati in servizi di emergenza».
Soluzioni, continua Accornero, che potrebbero pure «ripensare alla politica degli orari ossia prevedere una fascia di esenzioni per lingresso mattutino in città e la ripartenza serale». Iniziative indispensabili perché, altrimenti, «gli oneri saranno caricati sul prezzo delle prestazioni, con tanto di penalizzazione a carico dellutenza».
Messaggio ricevuto da Palazzo Marino che, nei prossimi giorni, incontrerà le associazioni di categoria con tanto di ricetta anti-traffico, quella targata Apa-Confartigianato che, secondo unindagine, valuta prioritario (per il 54 per cento) potenziare il trasporto pubblico, la situazione dei parcheggi aziendali (21 per cento) e realizzare le infrastrutture (19 per cento).
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.