Il paese bonsai invaso da una folla di reporter

Ieri i giornalisti superavano in numero i 37abitanti del Comune più piccolo d’Italia

da Morterone (Lecco)

Sono in 37 in alta stagione. Solo 12 residenti fissi che resistono a 1.100 metri di altezza tutto l’anno. Morterone è abituato ad andare in televisione perché è il comune più piccolo d’Italia e non per i morti trovati nei sacchi della spazzatura. Ha una manciata di abitanti e 408mila metri quadrati di aree verdi. Non ci sono scuole, negozi, non esiste una farmacia e neanche il tabaccaio. Il postino passa solo al lunedì e il dottore visita soltanto una volta al mese. Ci si arriva solo dopo aver imboccato il tunnel che da Lecco porta in Valsassina. E poi da Ballabio sono quindici chilometri di tornanti dove non passa mai nessuno. Tre quarti d’ora di strada almeno. Solo alla domenica il paese si popola di escursionisti che fanno colazioni al sacco o si ritrovano a mangiare polenta e capriolo alla trattoria Cacciatori. Qui, nel cuore del paese, la notizia l’hanno portata solo i giornali e le tv. Il posto dove sono stati trovati i cadaveri è a più a valle.

Chi se ne è sbarazzato era di fretta. «Non è gente del posto - dicono a Morterone -. Qui ci conosciamo tutti e non manca nessuno». Tranne i villeggianti che, un po’ per brutto e un po’ per quel che è successo, sono già tornati a casa.

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