È terminata la riunione del Consiglio dei ministri presieduta dalla premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. Diversi i punti all'ordine del giorno, in primis un decreto legge con misure urgenti per assicurare la continuità operativa degli stabilimenti ex-Ilva, a cui è stato dato il via libera.
Il decreto, sul fronte dei lavoratori, stanzia ulteriori 20 milioni per il biennio 2025-2026, consentendo allo Stato di farsi carico dell'integrazione fino al 75% del trattamento di Cigs, finora sostenuta direttamente da Acciaierie d'Italia. Lo si legge in una nota del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il provvedimento interviene inoltre sul Fondo per gli indennizzi ai proprietari di immobili del quartiere Tamburi, permettendo che le somme residue del 2025 possano essere utilizzate per integrare gli indennizzi parziali riferiti alle domande presentate l'anno precedente. Infine, viene riconosciuto ad Adi un indennizzo relativo ai contributi per le imprese a forte consumo di energia (energivore), in particolare per gli sconti sulle forniture energetiche e per le quote Ets.
Nella convocazione, sono stati elencati anche diversi altri temi:
- Schema di disegno di legge: Istituzione del Registro Unico Nazionale dei dispositivi medici impiantabili - esame preliminare (Salute)
- Schema di decreto legislativo: Disposizioni in materia di terzo settore, crisi d’impresa, sport e imposta sul valore aggiunto - esame definitivo (Economia e finanze)
- Schema di decreto legislativo: Disposizioni integrative e correttive in materia di Irpef e Ires, di fiscalità internazionale, di imposta sulle successioni e donazioni e di imposta di registro, nonché di modifica allo statuto dei diritti del contribuente e ai testi unici delle sanzioni tributarie amministrative e penali, dei tributi erariali minori, della giustizia tributaria e in materia di versamenti e di riscossione - esame definitivo (Economia e finanze)
- Schema di decreto legislativo: Disposizioni sanzionatorie per la violazione degli obblighi in materia di diffusione e fornitura di carburanti sostenibili per l’aviazione di cui al regolamento (UE) 2023/2405 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 ottobre 2023 - esame definitivo (Affari europei, Pnrr e politiche di coesione - Giustizia)
- Schema di decreto legislativo: Modifiche alla normativa nazionale ai fini del recepimento delle disposizioni della direttiva (UE) n. 2024/1174, del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 aprile 2024, che modifica la direttiva (UE) n. 2014/59 e il regolamento (UE) n. 806/2014 per quanto riguarda taluni aspetti del requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili - esame definitivo (Affari europei, Pnrr e politiche di coesione - Economia e finanze)
- Schema di decreto legislativo: Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2023/2411 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 ottobre 2023, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali - esame preliminare (Affari europei, Pnrr e politiche di coesione - Imprese e made in Italy)
- Schema di decreto legislativo: Modifiche al decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 26, in attuazione della direttiva (UE) 2024/1262, che modifica la direttiva 2010/63/UE per quanto riguarda i requisiti per gli stabilimenti e per la cura e la sistemazione degli animali e per quanto riguarda i metodi di soppressione degli animali - esame definitivo (Affari europei, Pnrr e politiche di coesione - Salute)
- Schema di decreto legislativo: Codice degli incentivi, in attuazione dell’articolo 3, commi 1 e 2, lettera b) della legge 27 ottobre 2023, n. 160 – esame definitivo (Imprese e made in Italy)
- Schema di decreto legislativo: Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 25 novembre 2024, n. 190, recante “Disciplina dei regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, in attuazione dell’articolo 26, commi 4 e 5, lettere b) e d), della legge 5 agosto 2022, n. 118” - esame definitivo (Presidenza - Pubblica amministrazione - Riforme istituzionali e semplificazione normativa - Ambiente e sicurezza energetica)
"Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera oggi a due importanti provvedimenti in materia fiscale, che portano a 18 il totale dei decreti attuativi della riforma fiscale e a 5 i testi unici finora approvati". Lo dichiara in una nota il viceministro dell'Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, al termine della riunione. "Il primo decreto interviene sul nuovo regime fiscale previsto dal primo gennaio 2026 per gli enti iscritti al Registro nazionale del terzo settore", spiega Leo: "Grazie anche all'importante lavoro svolto dai Ministri Abodi e Calderone, insieme al Viceministro Bellucci, la norma approvata proroga al primo gennaio 2036 - per ben 10 anni - l'attuale regime di esclusione IVA, garantendo continuità e sostenibilità operativa agli enti".
Approvato anche il disegno di legge che istituisce il Registro unico nazionale dei dispositivi medici impiantabili. "Si tratta di uno strumento importante a tutela della salute dei pazienti e a garanzia della sicurezza dei dispositivi impiantati. Il Registro, attraverso la raccolta sistematica dei dati relativi a pazienti sottoposti a impianti, consentirà infatti un continuo monitoraggio clinico e la rintracciabilità in caso di necessità - dichiara il Ministro della Salute Orazio Schillaci- . Forti dell'esperienza maturata con il Registro nazionale delle protesi mammarie, con questo Registro includeremo altre tipologie di dispositivi rafforzando la presa in carico dei pazienti e l'attività di sorveglianza sui dispositivi". I dati raccolti nel Registro, inseriti dagli operatori sanitari, spiega il ministero in una nota, permetteranno di avere stime affidabili sulla popolazione impiantata, e quindi sull'incidenza e prevalenza di condizioni cliniche, e saranno utili per il monitoraggio epidemiologico a scopo di studio e ricerca scientifica in campo clinico e biomedico nonché di programmazione, gestione e valutazione dell'assistenza sanitaria erogata ai pazienti impiantati. Si tratta di funzioni determinanti per le attività di prevenzione e valutazione dei fattori di rischio di eventuali malattie anche solo potenzialmente correlate all'impianto di un dispositivo medico.
Il Registro inoltre sarà di supporto alle attività di vigilanza e sorveglianza che il Ministero della Salute svolge in qualità di Autorità competente sui dispositivi medici in Italia anche in relazione alla sicurezza dei dispositivi come richiesto dalle norme europee.