Leconomia italiana rialza la testa: nel terzo trimestre del 2009 il Pil è cresciuto dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti, avvicinandosi al riscatto in corso in altri grandi Paesi come gli Stati Uniti e la Germania (+0,7%). La ripresa, che si lascia alle spalle cinque trimestri in rosso, segna inoltre un tasso di crescita congiunturale superiore a quello della media dellarea euro (+0,4%). Su base annua il dato resta però pesante: -4,6% è il calo rispetto al terzo trimestre del 2008 e il Pil «acquisito» per il 2009, ovvero la crescita o decrescita che si avrebbe se nellultimo trimestre di questanno la variazione congiunturale sarà nulla, si attesta a -4,8 per cento.
Positivo il commento del governo: «Mi pare un dato significativo, corredato dalla lieve ripresa dei consumi: tutti gli indicatori ci dicono ormai - ha detto il ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola - da qualche settimana che la crisi è finita, ma la ripresa è lunga e la crescita è debole». Anche per il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi «sono indicatori positivi perché sono migliori di quelli medi europei. Fanno ben sperare, anche se non ci sfugge che la ripresa cè e ci sarà ma non sarà indifferenziata».
Dalla Confindustria è intanto arrivato il commento del presidente Emma Marcegaglia: «È vero - ha riconosciuto - che la crescita del Pil in Italia nel terzo trimestre è più alta della media Ue, ma abbiamo ancora da fare un lungo percorso». Per il segretario confederale della Cgil, Agostino Megale, invece il dato sul Pil «conferma che la situazione italiana seppure in presenza di qualche lieve riduzione della flessione presenta una condizione fra le più difficili in Europa». Segnali di ripresa sono arrivati ieri anche dai dati sulla produzione industriale: in ottobre è cresciuta dello 0,5% rispetto a settembre anche se su base annua si registra ancora un calo importante (-14%). «Siamo sostanzialmente in linea con le nostre previsioni - ha detto Emma Marcegaglia - . Noi adesso prevediamo per novembre un ulteriore +1,6% di produzione industriale. Quindi confermiamo la nostra visione, cè un miglioramento graduale però se ci confrontiamo con i dati dellanno scorso siamo sempre a -21% rispetto ai picchi di produzione di aprile 2008».
Un leggero miglioramento si è inoltre verificato anche nella spesa delle famiglie, voce che pesa per oltre il 60% sul prodotto interno lordo nazionale. Da luglio a settembre di questanno i consumi delle famiglie sono infatti cresciuti dello 0,4%, confermando la pur timida tendenza già manifestata nel trimestre precedente (+0,1%) e mettendo a segno la crescita più importante dallinizio del 2007 quando laumento della spesa delle famiglie residenti era stato dello 0,8%.
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