Pagelle a 20mila dipendenti del Comune

Non è sufficiente, come previsto dal disegno di legge del ministro all’Innovazione nella pubblica amministrazione Luigi Nicolais, la valutazione della produttività per ufficio, «il vero problema è un altro: bisogna poter valutare il merito dei singoli dipendenti». Il sindaco Letizia Moratti vuol dare la pagella ai 20mila dipendenti del Comune. Dopo i 50 milioni di euro tagliati dalla Finanziaria del «sinistro» governo Prodi, la parola d’ordine a Palazzo Marino è tagli al superfluo ed efficienza. L’unico modo, in tempi di magra, per non incidere sui servizi ai cittadini. E allora ecco la ricetta: valutazioni ai dipendenti comunali e possibilità di trasferimento da un ente all’altro, uso massiccio della legge Biagi nei rapporti di lavoro, telelavoro, emolumenti più alti per strappare figure chiave e manager all’industria privata.

«Dobbiamo - spiega la Moratti - portare il meglio della legge Biagi all’interno della pubblica amministrazione, per dare al pubblico impiego modi e strumenti che permettano di alzare la qualità dei servizi offerti e avvicinare l’amministrazione ai cittadini». Giusto, aggiunge, fissare tempi certi per le prestazioni e soprattutto stabilire forme di tutela per gli utenti. E, per non perdere i manager migliori, equiparare i contratti pubblici a quelli privati.

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