Paghetta di Stato agli studenti che non marinano la scuola

EXTRA A fine anno se tutti gli obiettivi verranno raggiunti, la classe riceverà un jackpot di 10mila euro

Bonus non più ai banchieri ma agli studenti. Non a tutti, soltanto ai più presenti in classe, a chi non marina la scuola. È questo il rimedio che tre istituti professionali di Creteil, la banlieue calda a est di Parigi, hanno deciso di sperimentare quest’anno per combattere l’assenteismo degli studenti.
Ogni classe riceverà un montepremi di 2.000 euro - che aumenterà di 1.200 euro ogni due mesi se gli allievi rispettano il «patto di presenza» a scuola - e un bonus di 800 euro concesso dal professore del corso per la buona condotta generale del gruppo. A fine anno se tutti gli obiettivi fissati sono stati soddisfatti la classe si ritroverà con un jackpot di 10.000 euro. Se l’esperimento funziona verrà esteso ad altre scuole.
«Si tratta di lottare contro l’assenteismo scolastico - spiega Jean-Michel Blanquer, provveditore di Creteil, all’origine del progetto nei licei «Lino Ventura» della Seine-et-Marne, «Gabriel Peri» della Val-de-Marne e «Alfred Costes» di Bobigny in Seine-Saint-Denis - vogliamo responsabilizzare i ragazzi spiegando loro che la realizzazione dei progetti a scuola è condizionata dalla loro presenza e dal loro impegno. Si stipula con loro una sorta di contratto morale».
Non si tratta infatti di distribuire denaro in contanti: la somma «guadagnata» verrà consumata dagli studenti sotto forma di progetti legati a una tematica studiata durante l’anno come viaggi studio all’estero, corsi per l’esame della patente o altre attività pedagogiche.
«Sono assolutamente contrario - dice Philippe Meirieu, ricercatore in scienze dell’educazione - si viene pagati per lavorare, non per studiare! Offrire un compenso per obbligare gli studenti a seguire i corsi significa esonerare la scuola dal suo compito di interessare gli alunni». Secondo Meirieu così facendo si sostituisce «la remunerazione simbolica, cioè il piacere della sfida personale, con il denaro. Perché non pagarli allora per andare in vacanza o per fare un’attività sportiva?».
Ma secondo Blanquer «non si tratta affatto di comportamento consumista: non è strano preoccuparsi in modo concreto delle condizioni di vita dei giovani tra i 16 e i 18 anni».


Secondo uno studio francese riportato dal quotidiano Le Parisien tra il 2007 e il 2008 l’8,2% dei ragazzi della scuola media superiore ha marinato la scuola (con assenze ingiustificate superiori a due giorni al mese) ovvero circa 438.000 studenti. Questa percentuale supera il 10% negli istituti professionali.

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