Washington - Il capo delle operazioni di Al-Qaida in
Pakistan e il suo luogotenente sono stati uccisi "nel corso della
scorsa settimana", assieme a loro hanno perso la vita altri due esponenti del gruppo terroristico. Lo ha riferito all’Afp un dirigente statunitense
dell’antiterrorismo sotto copertura di anonimato.
I due uomini, il keniano Osama al-Kini, considerato il capo delle
operazioni di Al-Qaida in Pakistan, e il suo braccio destro Sheikh
Ahmed Salim Swedan, figuravano entrambi sulla lista delle persone
più pericolose ricercate dall’Fbi per il loro coinvolgimento negli
attentati che hanno colpito ambasciate statunitensi in Africa
orientale nel 1998.
Bomba al Marirott e attentati in Kenya e Tanzania Osama al-Kini,
ucciso insieme a un suo luogotenente, era ritenuto il responsabile
dell’attacco a settembre all’hotel Marriott di Islamabad, quando un
camion-bomba fece una strage di 55 persone.
Pakistan, uccisi 2 leader di Al Qaida
Con un raid condotto da un drone lo scorso primo gennaio la Cia ha ucciso quattro esponenti di al Qaeda, tra i quali due importanti leader coinvolti negli attentati in Kenya e Tanzania del 1998 e nell’attentato al Marriott hotel di Islamabad
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.