Si conclude lannosa diatriba che da oltre sessantanni vede contrapposti la Galleria Nazionale dArte Antica a Palazzo Barberini e il Circolo degli Ufficiali, che ne occupa gli spazi dal 1934, spazi reclamati dal Parlamento italiano sin dal 1952. Con quattro giorni danticipo rispetto al termine stabilito dallaccordo siglato dai ministri Rutelli e Parisi il 4 agosto scorso, il Circolo Ufficiali ha cominciato ieri a lasciare 2.900 dei 3.600 metri quadrati occupati a Palazzo Barberini, avrà due mesi di tempo per completare il trasloco. Si trasferisce nelladiacente Palazzina Savorgnan di Brazzà, mantenendo allinterno della Galleria Nazionale, 700 metri quadrati riservati alle sole occasioni di alta rappresentanza.
A dare lannuncio del risultato della collaborazione tra i due ministeri, è stato ieri il vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli che ha voluto così sancire la nascita ufficiale della «più importante Galleria Nazionale dArte Antica, attesa da sessantanni». «Un gran risultato - ha continuato - frutto della collaborazione tra i ministeri per le Attività Culturali e per la Difesa, una collaborazione mancata in tutti questi anni e che, il 4 agosto scorso, ha reso possibile la firma di un accordo per lo sgombero da parte del Circolo entro il 15 ottobre. Oggi, tiriamo fuori dal cassetto questo accordo, orgogliosi di aver rispettato i tempi. Cè reciproca soddisfazione, il Circolo degli Ufficiali avrà una sede di assoluta eccellenza».
La Galleria Nazionale dArte Antica prosegue dunque i lavori di restauro, riallestimento e messa in sicurezza con lobiettivo di riaprire gradualmente al pubblico tutti i suoi spazi entro tre anni a partire dalle 4 sale dellala nord al pian terreno che ospiteranno la sezione riservata ai dipinti del Duecento e del Trecento. Tredicimila metri quadrati e un patrimonio di oltre 1.500 opere darte, fanno di Palazzo Barberini una tra le più importanti Gallerie Nazionali dArte Antica. Il suo percorso espositivo, a lavori conclusi, inizierà al piano terra dellala Nord del Palazzo per proseguire al piano nobile della stessa ala Nord, nelle 13 sale monumentali estendendosi allintero secondo piano in uno spazio di 3mila metri quadrati. La Galleria riunirà nella sua sede il fondo Corsini, circa 700 opere, le opere della donazione Torlonia, la collezione Odescalchi, la Chigi, il nucleo del Monte di Pietà e opere continuamente acquisite.
Una curiosità: il bellappartamento settecentesco allultimo piano delledificio abitato dai Barberini sino al 1949, diventerà prossimamente il set della terza serie di Elisa di Rivombrosa. Baldacchini e boiserie, stucchi e decori in stile rococò, saranno la quinta ideale per il popolare sceneggiato.
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