Più di un secolo di esperienza e lavoro delle scuole Vespertine è in mostra in questi giorni a Palazzo Ducale con il titolo: «IlSaper fare delle donne, dalle camiciaie dei garibaldini alle allieve delle scuole vespertine». Sono i locali di Liguria Spazio Aperto a ospitare questa mostra organizzata dalle scuole vespertine della circoscrizione 1 centro-est, lassessorato alla cultura del comune di Genova, lassessorato alla cultura della Regione Liguria e la fondazione regionale Cristoforo Colombo. Per accorgersi dellimportanza e dellinteresse che suscitano argomento e mostra, la prima nel genere per la sua completezza, basta guardare il numero di persone e enti coinvolti nella sua organizzazione.
Lo scopo della mostra è quello del recupero della memoria storica delle scuole di taglio, cucito, decoupage, nate nel 1897, il passaggio di questa eredità ai giorni nostri e lanalisi delle prospettive future. Sono molte le testimonianze del passato di queste scuole di sartoria che rivivono in questa mostra. Paolo Solari il coordinatore scuole vespertine centro-est elenca alcuni dei pezzi più pregiati: manuali del primo novecento sul ricamo, i primi atti amministrativi delle scuole vespertine, le rivendicazioni salariali delle prime insegnanti, oggetti di abito e arredo dal 1850 al 1930, riproduzioni di capi dabbigliamento dellepoca e rari primi ferri da stiro. Questi oggetti, che costituiscono solo una parte dellimpegno e del duro lavoro delle scuole vespertine in questi decenni, devono essere visti come un sorta di passaggio del testimone alle generazioni moderne, in modo che lesperienza vespertina spesso ritenuta poco più di un hobby possa trovare la sua reale dimensione. Non è piccola nè la dimensione nè limportanza di questa realtà artigianale. La prima scuola vespertina, nata inizialmente come un corso serale (da qui il nome vespro) davviamento alla fabbrica per le donne è diventata una realtà (presente solo a Genova) costituita da 21 scuole, 74 insegnanti e mille 400 allievi, di cui 300 nella circoscrizione centro-est. Ultimamente inoltre è aumentata la presenza di extracomunitari che trovano in questi corsi un valido aiuto allintegrazione. La mostra è organizzata in una sorta di sinergia con quella dei macchiaioli sempre a Palazzo Ducale con cui è legata sia dal punto di vista storico sia per quanto riguarda la possibile compartecipazione di visitatori.
Il futuro e la speranza degli organizzatori è quello di utilizzare questa gloriosa tradizione per convertire le «vespertine» in vere e proprie scuole dartigianato. Le persone interessate di certo non mancano e non mancheranno in quanto come riferisce Solari tutti i tentativi di portare come gioco la sartoria nelle scuole primarie, sono stati un successo.
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