Palazzo in fiamme: cinque ragazzini tra le nove vittime

Un bambino ha raccontato di aver sentito un gran botto poco prima dello scoppio delle fiamme che l’altro ieri pomeriggio hanno ucciso nove persone, tra cui cinque ragazzini e una donna incinta, in un palazzo di Ludwigshafen, centro industriale della Renania-Palatinato, in Germania. La più grave disgrazia provocata dal fuoco a Ludwigshafen dalla fine della Seconda guerra mondiale nel 1945 ha fatto almeno sessanta feriti, secondo gli unici elementi forniti dalla polizia tedesca, che per il rischio di nuovi crolli finora non ha ancora potuto mandare gli esperti della scientifica per capire le cause del sinistro nella palazzina.
Un edificio di quattro piani, in mattoni rossi, abitato da famiglie turche con al primo piano i locali di una associazione. Qui vivevano, secondo l’anagrafe 24 persone, ma domenica pomeriggio parenti e amici erano venuti in gran numero in visita per assistere dalle finestre alla sfilata di Carnevale. La coda del corteo era appena passata quando è divampato il rogo.

Le fiamme, secondo i primi accertamenti dei vigili del fuoco, si sono estese molto rapidamente lungo la tromba delle scale in legno. Una parte del tetto dell’edificio, costruito intorno al 1900, è crollata. Non è escluso che i soccorritori, nelle prossime ore possano trovare, altre vittime.

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