Cronaca locale

A Palazzo di Giustizia 28 opere sulla legge e i suoi simboli

Così il «palazzaccio» farà meno paura: in attesa di giudizio anche i visitatori - imputati, legulei, rei confessi, giudici o presunti innocenti - potranno a loro volta esprimere un giudizio. Sull’arte, però. Fino al 10 ottobre a Palazzo di Giustizia le pareti accanto al bancone degli imputati ospiteranno 28 opere firmate da un terzetto di interpreti contemporanei. Basil Beattie, con le sue immagini «ordinate» in puro stile british; Mitsuo Miyahara, con la sua simbologia che media dal Sol Levante; infine Aldo Rota e le sue superfici contorte sono il terzetto con cui Victor De Circasia ha imbastito la mostra «La Giustizia e i suoi simboli». Organizzata da Artcontemporary, col patrocinio di Regione, Provincia e Comune, l’esposizione raduna una produzione di talenti eterogenei che si sono espressi sul comune tema della «Lex», con i suoi simboli e il rapporto emotivo fra l’essere umano e il processo, dialogando con i grandi capolavori già presenti nel palazzo disegnato da Marcello Piacentini. Prendi Beattie, nato nel 1935, ha sempre volto la sua attenzione a due soggetti, l’intimo e la terra. Le immagini che ne risultano rappresentano la sua interpretazione del senso di ordine, utilizzando tratti giocosi, piacevoli ed intriganti. Sono invece 18 i pannelli di Miyahara, classe 1948, natali in Estremo Oriente, ma innamorato di Torino, dove vive e lavora. La sua attenzione si è concentrata sul tema del progetto con un’installazione site specific: invece che porre in evidenza come lo spettatore interpreti il rapporto con le immagini, Miyahara offre una serie di elementi per studiare la simbologia dei segni. Infine Rota: le sue otto tele rappresentano una pittura in rilievo e mostrano una superficie contorta che fa riferimento al passato più antico e alla trasformazione dei materiali quotidiani per un’idea che lo stesso artista definisce «inorganica, ma simbolica». I suoi dipinti creano un parallelo fra la fisicità del Palazzo e quella tutta intellettuale della Giustizia.

Info: 0362-570122.

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