Palazzo Te appare come una visione, quasi sospeso, ai margini della città di Mantova. E in effetti questa straordinaria villa manierista, ideata e realizzata da Giulio Romano per Federico II Gonzaga tra il 1525 e il 1535, un tempo se ne stava su un'isola al centro di un laghetto poi prosciugato nel Settecento. Che Palazzo Te fosse destinato all'ozio e ai fasti del principe lo raccontano le ardite architetture e le incredibili decorazioni (come quella della Sala dei Giganti) e lo confermano anche le iscrizioni nello spazio di rappresentanza del palazzo, la celeberrima Camera di Amore e Psiche (nella foto di Fondazione Palazzo Te), detta "camaron quadro" per la sua forma quadrata. Qui la favola tratta dalle Metamorfosi di Apuleio è deliziosamente narrata nei decori della volta e delle lunette, ed è sorprendente. Ora il soffitto della Camera di Amore e Psiche di Palazzo Te, affrescato da Romano e dalla sua bottega nel giro di un biennio, tra il 1526 e il 1528, è tornato a splendere dopo l'intervento di restauro conservativo promosso dalla Fondazione Palazzo Te e sostenuto dalla Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti Onlus, dal 2013 attiva nei progetti a favore della tutela del patrimonio storico e artistico, ma anche nella ricerca in campo scientifico e nella solidarietà sociale, secondo un modello di mecenatismo contemporaneo sempre più indispensabile.
Capolavoro del manierismo italiano, la Camera è l'ambiente più sontuoso del palazzo: l'intervento di restauro sui dipinti a olio con le scene della storia di Amore e Psiche, sui cassettoni dipinti su lamina dorata, sugli stucchi, sui dipinti murali delle lunette, ha rappresentato anche un'importante occasione di studio e di ricerca. Sono emerse, ad esempio, le diverse mani d'artista chiamate a lavorare in quell'ambiente e correzioni in corso d'opera. Di fatto, al termine di tre mesi di lavoro, ci si è operati per conservare i materiali che compongono il soffitto e per una pulizia approfondita che rende oggi la volta e tutto lo spazio ancor più luminosi e nitidi.
La Camera di Amore e Psiche torna a splendere e celebra al meglio i cinquecento anni di Palazzo Te, un compleanno importante per il quale sono stati riaperti anche gli spazi rinnovati delle Fruttiere, sino ad oggi chiusi al pubblico. Fino al primo febbraio ospitano, in anteprima mondiale, la nuova installazione dell'artistar e regista britannico Isaac Julien. All That Changes You.
Metamorphosis 2025 è un progetto curato da Lorenzo Giusti in cui l'artista, che ha voluto come interpreti del film le attrici Sheila Atim e Gwendoline Christie, si è lasciato ispirare dalle architetture impossibili di Giulio Romano per ragionare, attraverso un'installazione di dieci mega-schermi che formano una sorta di labirinto immaginifico e ipnotico, sull'idea di metamorfosi contemporanea, in un Pianeta che ha bisogno di mutare per sopravvivere a sé stesso.