Un palcoscenico per i talenti

Una galleria che nasce come istituzione culturale privata per promuovere nuovi talenti, ma anche artisti già affermati nel panorama internazionale dei musei e poco noti al grande pubblico. Inaugurata a fine febbraio, la «Cardi Black Box» (chiaro il riferimento alla «White Cube», nota galleria londinese) ha sede a Milano, in corso di Porta Nuova, e presto sarà «esportata» a Londra, nel quartiere di Mayfair, e a New York. Aperta e accessibile a tutti - ai collezionisti ma anche a un pubblico generico - la galleria è gestita come un museo e con un approccio imprenditoriale, con una divisione netta fra i proprietari e il direttore artistico (Sarah Cosulich Canarutto, trentaquattrenne con esperienze museali a Berlino, Londra e Udine), che seleziona opere e artisti. Fino al 20 maggio, la galleria ospita le video-installazioni di Michal Helfman, una artista 35enne di Tel Aviv, alla sua prima personale in Europa.

Per accogliere la mostra, ispirata ai temi della danza e della maternità, parte degli spazi della galleria sono stati capovolti: il video «The Lesson» trasforma infatti uno studio di danza classica in un night club ruotando la stanza di 90 gradi. Altra novità tecnologica: le opere sono visibili in anteprima sugli schermi degli «smartphone» BlackBerry.

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