A Palermo Dopo quattro anni il processo Dell’Utri verso la sentenza

Al processo d’appello per concorso esterno in associazione mafiosa in corso a Palermo contro il senatore Marcello Dell’Utri, le dichiarazioni di Massimo Ciancimino non sono mai arrivate. O meglio, il pg Antonio Gatto, che sostiene l’accusa, ha cercato di una volta di farle entrare, chiedendo fossero acquisiste e che il figlio di don Vito venisse ascoltato, ma la Corte presieduta da Claudio Dall’Acqua ha sempre risposto picche. E con motivazioni durissime, ricordando che le dichiarazioni dell’aspirante pentito sono vaghe e piuttosto imprecise. Del resto il processo Dell’Utri è già stato prolungato quasi di un anno per ascoltare - quando già era cominciata la requisitoria dell’accusa - il pentito Gaspare Spatuzza (cui adesso non è stato concesso il programma di protezione perché le sue dichiarazioni sono arrivate a rate, oltre il limite di 180 giorni previsto dalla legge) e a seguire i fratelli Graviano che lo hanno smentito. Ora il processo d’appello, cominciato quattro anni fa (quello di primo grado era cominciato nel ’97 e si era concluso nel 2004), sembra finalmente avviarsi alla conclusione.

Giovedì prossimo gli avvocati del senatore Dell’Utri faranno le loro controrepliche. Subito dopo i giudici dovrebbero entrare in camera di consiglio. La sentenza d’appello dovrebbe dunque arrivare entro la fine della prossima settimana.

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