Coronavirus

"Dove va? Ha l'autocertificazione?" Un giorno tra i controlli anti-covid 19

Viaggio tra i controlli sempre più serrati da parte delle forze dell'ordine, impegnate in città a far rispettare il Decreto che impone limitazioni agli spostamenti

"Dove va? Ha l'autocertificazione?" Un giorno tra i controlli anti-covid 19

Negozi chiusi e strade deserte. Tra posti di controllo e pattugliemento a piedi del territorio, il viaggio insieme alle forze dell'ordine nelle città blindate che stanno affrontando l'emergenza coronavirus. Mentre cresce il numero dei contagiati in Sicilia - che nelle ultime 24 ore ha registrato il picco di nuovi contagi (68) - e che porta il numero delle persone risultate positive al coronavirus a 379, i controlli si fanno sempre più serrati.

É stato il governatore siciliano Nello Musumeci, a chiedere, per fronteggiare una crisi sanitaria senza precedenti per l'Isola, un maggiore controllo preventivo e più sanzioni per chi viola l'obbligo di rimanere a casa. Ma non solo. Ha firmato due ordinanze che rendono più restrittive le misure già adottate a livello nazionale.

E proprio per supportare il lavoro delle forze dell'ordine nei controlli in strada e nei punti di accesso, il ministro Lamorgese su richiesta del presidente Musumeci, in Sicilia ha inviato anche l'Esercito. Una parte dei militari in servizio per l'operazione "Strade sicure", da ieri è impiegata nelle pattuglie di vigilanza urbana e nei punti di arrivo dei passeggeri, come stazioni e porti. Un servizio che oltre a garantire maggiori uomini in campo, permetterà anche di alleggerire il carico di lavoro di carabinieri e polizia, che, oltre a controllare i "furbetti" della quarantena, devono anche garantire i normali servizi di contrasto alla criminalità.

In questi giorni, sono tantissime le persone denunciate per aver violato le disposizioni del Decreto. Ma tra chi esce con la scusa di portare a spasso il cane, chi per comprare le sigarette e chi per fare una corsetta, c'è chi approfitta della situazione per proseguire le proprie attività illegali. C'è chi produce e vende abusivamente i dispositivi medici e ci sono gli spacciatori e i contrabbandieri che continuano la loro attività in strada e a volte anche a domicilio. C'è chi invece di stare a casa approfitta della quarantena forzata per andare in giro a svaligiare negozi, scuole e imprese. E a volte si spinge anche oltre e, senza farsi scrupoli, mentre i medici sono tra le corsie per gestire l'emergenza coronavirus e le normali situazioni mediche, entrano all'interno del loro spogliatoio, e portano via cellulari, orologi, portafogli e chiavi delle auto.

Noi per documentare il grande lavoro svolto dalle forze dell'ordine, abbiamo passato un'intera giornata con loro, in strada, durante i controlli. Un viaggio per conoscere da vicino il lavoro incessante, tra posti di controllo e servizi a piedi, ma anche monitoraggio del territorio, frodi, danni ambientali e il lavoro quotidiano di indagine contro l'attività criminale in tutta la provincia di Palermo.

Un viaggio accanto agli uomini e alle donne in divisa, che ogni giorno garantiscono la sicurezza di tutti gli italiani, anche e soprattutto adesso.

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