Migranti, Bartolo: "Sgomento per quanto avvenuto all'hotspot di Samos"

Lampedusa torna al centro delle cronache per l'ennesima tragedia del mare e il medico di Lampedusa Pietro Bartolo, oggi europarlamentare, bacchetta l'Unione europea sulle responsabilità che l'Europa deve prendersi sul tema dei migranti

Migranti, Bartolo: "Sgomento per quanto avvenuto all'hotspot di Samos"

In una nota l'eurodeputato Pd, Pietro Bartolo, commenta gli scontri avvenuti la notte del 14 ottobre nell'hotspot di Samos. Una situazione allarmante raccontata dal Giornale.it con un reportage proprio da Samos. "Leggo con sgomento la notizia dell’incendio divampato nell’hotspot di Samos. Per fortuna non ci sono state vittime, ma otto persone sono rimaste ferite e 6 mila richiedenti asilo sono stati evacuati. Da tempo le ONG che operano sul campo denunciano le condizioni di sovraffollamento e le frequenti violazioni dei diritti umani a danno anche di minori".
Bartolo ha presentato lo scorso luglio un'interrogazione parlamentare proprio a Bruxelles per fare luce sulla situazione che si vive nell'hotspot greco. "Io stesso - aggiunge Bartolo - lo scorso luglio ho presentato un’interrogazione sulla situazione nell’isola anche sulla base delle segnalazioni della ONG Still I Rise, messe nero su bianco in un esposto penale. L’Unione europea non può permettere che violazioni di questo genere avvengano all’interno stesso dei suoi confini. La Commissione europea deve vigilare sull’uso dei fondi per l’immigrazione in Grecia. È indispensabile assicurarsi che le condizioni di vita e di accoglienza siano dignitose e che i minori, specialmente quelli non accompagnati, ricevano le necessarie tutele e protezione adeguata".
Secondo Bartolo, l’incendio della scorsa notte "è solo l’ultimo degli orrori che avvengono negli hotspot nelle isole di cui ci giunge notizia. Molti riferiscono di una situazione in peggioramento a Lesbo. Per quanto ancora - conclude - ci gireremo dall’altra parte?".

Qualche giorno fa il medico di Lampedusa ha criticato duramente quello che è successo sull'isola con i continui sbarchi e gli inevitabili naufragi . "L’Europa inizia dal Mediterraneo e la prima terra europea di attracco è Lampedusa: questa non è un’opinione politica, è geografia. È impensabile che il Mediterraneo resti ancora privo di una missione di ricerca e soccorso in mare, mentre l’Europa sta a guardare. La Commissione LIBE - aggiunge Bartolo - si riunirà a Strasburgo il prossimo 21 ottobre per votare una risoluzione di iniziativa del Parlamento sulla ricerca e il salvataggio in mare, mentre nella stessa settimana l’atto di indirizzo approderà in plenaria, sempre a Strasburgo. È l’unico tempo di attesa che possiamo darci, il Mediterraneo non può e non deve restare in balia di se stesso. La Commissione non temporeggi oltre, è già troppo tardi e troppe sono le vite che abbiamo visto finire in mare".
L'affondo finale verso l'ex ministro degli interni Matteo Salvini che Bartolo ha additato come fomentatore delle folle. "Salvini si permette - sottolinea il parlamentare europeo - di fare la conta degli elicotteri, quando dovrebbe soltanto tacere e vergognarsi.

Quei morti e quei dispersi sono il frutto di una politica dell’odio che non possiamo più tollerare. Il nostro governo intervenga subito per cancellare quei decreti scellerati, finché restano leggi del nostro Stato temo che nessuno di noi possa andare a letto con la coscienza in pace".

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