Lo scontro tra il sindaco di Palermo e il vicepremier continua, senza esclusioni di colpi. Prima per la Sea Watch, adesso per la nave Alex attraccata al porto di Lampedusa. "Da Salvini e dal governo ancora una violazione del diritto internazionale e della Costituzione col tentativo vano di bloccare il salvataggio di vite umane e di sabotare l'azione umanitaria", dice il primo cittadino di Palermo che non risparmia le critiche per chi sta portando a valutare una situazione che oggi ha "l'aggravante di quello che ha tutti i connotati di un sequestro di persona con naufraghi ed equipaggio della Alex bloccati a bordo". Ieri era la difesa di Carola Rackete oggi di tutto l'equipaggio della Alex. "Ma tanto si sa già - prosegue Orlando -: il capitano dei pavidi è pronto a nascondersi dietro l'immunità parlamentare. Per fortuna di tutti noi, c'è chi resiste e ci rende tutti ancora umani". Su Facebook, nella pagina di Mediterranea Saving Humans scrivono: "La barca a vela Alex di Mediterranea Saving Humans con 41 naufraghi a bordo ha appena attraccato al porto di Lampedusa. Non ci sono porti chiusi per l'umanità".
Sull'argomento è intervenuto anche il sindaco di Lampedusa Totò Martello. "Evidentemente il clima di tensione alimentato ad arte sui migranti, porta a interpretazioni forzate di alcune mie dichiarazioni. Questa mattina rispondendo ai giornalisti in merito alla situazione attuale sull'isola, ho sollevato un tema: il Centro di accoglienza è di nuovo sovraccarico. Ricordo che il nostro Comune non ha alcuna competenza in merito, sono altre le istituzioni che devono far sì che i migranti, una volta giunti sull'isola, restino nell'Hotspot non oltre il tempo previsto, che è di 24-48 ore, e quindi vengano trasferiti in strutture adeguate. Invece cosa succede? Si continua a ripetere che il porto di Lampedusa è chiuso quando invece gli sbarchi non si sono mai fermati: la maggior parte dei migranti raggiunge l'isola a bordo di piccole imbarcazioni che approdano lontano dalle telecamere, mentre si gioca una battaglia politica senza scrupoli sulla pelle delle persone che sono a bordo di navi delle Ong. Questa situazione sta esasperando il clima, sta portando a una mistificazione della realtà. Io l'ho sempre detto e lo ripeto: Lampedusa è un'isola che, per sua stessa collocazione geografica, ha una vocazione naturale all'accoglienza. E da parte nostra non si negherà mai un aiuto a chi è in difficoltà e ha bisogno di soccorso. Ma parallelamente a tutto questo - aggiunge - non si può abbandonare l'isola a se stessa, non si può giocare con i lampedusani e non si può - e non si deve in alcun modo - continuare a sfruttare il disagio dei nostri concittadini per puro calcolo politico o elettorale. Sono il sindaco di Lampedusa e Linosa, ho il diritto di essere messo nelle condizioni di potere amministrare e risolvere le esigenze quotidiane della mia comunità e ho il dovere di tutelarla da speculazioni politiche.
I nostri concittadini hanno bisogno di infrastrutture, di collegamenti efficienti, di servizi, di sostegno alla marineria. Ma tutto questo sembra non importare a nessuno. Poi, però, se chiedo anche che l'Hotspot venga gestito in maniera regolare nel rispetto di chi viene accolto, si accendono le polemiche e le strumentalizzazioni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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