Coronavirus

Nel laboratorio dove vengono effettuati i tamponi

I tamponi che ogni giorno sono validati in Sicilia vengono poi spediti ai due centri accreditati di Palermo e Catania. Ecco come lavorano i medici per dare in tempi brevi risposte certe sulla diffusione del contagio

Palermo, il laboratorio di riferimento regionale del Policlinico
Palermo, il laboratorio di riferimento regionale del Policlinico

Se è vero che sappiamo tutto dei numeri, poco o nulla sappiamo invece, del laboratorio dove vengono effettuati giornalmente i tamponi. Ogni giorno il bollettino recita una litania di cui ormai conosciamo e comprendiamo tutto. Il numero dei tamponi effettuati, i pazienti risultati positivi, quelli ricoverati e purtroppo anche i decessi. Al momento in cui scriviamo nell'Isola il numero dei tamponi validati sono stati 37.877. Di questi sono risultati positivi 2.501, mentre sono ancora contagiate 2.071 persone, 255 sono guarite e 175 decedute. Degli attuali 2.071 positivi, 605 pazienti sono ricoverati, di cui 53 in terapia intensiva, mentre 1.466 sono in isolamento domiciliare. Numeri tutto sommato limitati che però, permettono di fotografare la situazione attuale.

In Sicilia uno dei laboratori di riferimento regionali per la sorveglianza epidemiologica e virologica dei virus influenzali è al Policlinico di Palermo, diretto dal professor Francesco Vitale dell’Università degli Studi di Palermo. L'altro centro per la Sicilia è il Policlinico di Catania che serve le province della Sicilia orientale. Da quando è scoppiata la pandemia, i due laboratori lavorano senza sosta per fornire all'Unità di crisi regionale un numero quanto più preciso dello sviluppo della curva dei contagi. I laboratori sono attivamente coinvolti nella gestione della sorveglianza epidemiologica e virologica sul Sars-CoV-2. A Palermo l'attività del Laboratorio del professor Vitale consiste nell’analisi molecolare dei tamponi prelevati su casi sospetti di infezione e malattia. Ogni tampone dà un risultato che poi viene comunicato dalla Regione siciliana all'Unità di crisi nazionale.


Ma come funziona l'analisi dei tamponi? L'attività «consiste nell’estrarre gli acidi nucleici da cellule umane, prelevate dalla mucosa nasale e faringea, nonché dall’epitelio delle vie respiratorie, tramite lavaggio bronco-alveolare, da sottoporre ad amplificazione tramite RT Real Time PCR, utilizzando le linee guida e le metodiche adottate dall’Organizzazione mondiale della sanità e dai Center for diseases control and prevention di Atlanta (Usa) e non è basata sull’uso di kit commerciali di laboratorio», spiega l'equipe medica universitaria che per la prima volta apre le porte del proprio tempio. L'attività viene espletata in raccordo con l’Assessorato regionale per la salute ed i Dipartimenti di prevenzione delle varie Asp delle province coinvolte. Dall’avvio dell’emergenza Covid-19, ad oggi, il laboratorio ha processato circa 7335 tamponi per la ricerca del virus Sars-CoV-2, provenienti da tutte le province della Sicilia occidentale (Agrigento, Caltanissetta, Trapani, Palermo) con 511 positivi. I tamponi provengono dalla popolazione generale e da soggetti ricoverati presso strutture del Servizio Sanitario Regionale (SSR), e sono prelevati su casi sospetti di Covid-19 e loro contatti stretti, nonché sul personale socio-sanitario operante in tutte le SSR (aziende sanitarie, aziende ospedaliere, strutture residenziali assistite, ambulatori, rete dell’emergenza-urgenza, strutture private accreditate, assistenza primaria e continuità assistenziale).

All'interno dei corridoi del laboratorio si lavora ogni giorno 7 giorni su 7, h24, in media i tempi di processamento di un campione ammontano a circa 4 ore, ma questo ovviamente risente del volume di tamponi conferiti al laboratorio.

Commenti