Cronaca locale

Il giallo della sardina a Palermo "Assessore? Mai visto da noi..."

Ma il leader delle sardine di Palermo smentisce: "Mai visto". Intanto l'assessore si è presentato come sardina in una trasmissione Rai

Il giallo della sardina a Palermo "Assessore? Mai visto da noi..."

Una sardina alla corte di Orlando. Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha allargato la giunta comunale, passando da 8 a 11 assessori. Due dei tre nuovi assessori, in realtà sono vecchie conoscenze di Palazzo delle Aquile, Emilio Arcuri e Sergio Marino. Il terzo è Paolo Petralia, trapanese e figlio di due noti magistrati, Dino Petralia, procuratore generale di Reggio Calabria ed ex procuratore aggiunto di Palermo e Alessandra Camassa.

Petralia ha fatto "scruscio" come si dice da queste parti per la sua appartenenza al movimento delle sardine. Petralia, che ha aderito però al gruppo del Partito Democratico, sarà assessore allo sport, turismo, giovani e rapporti internazionali. Ha 26 anni, è laureato in Legge e in Affari internazionali, già assistente al Parlamento europeo dell'onorevole Caterina Chinnici. Petralia, in realtà guarda solo alle Sardine, ma ha sempre detto di non farne parte, anche se ha partecipato ad una loro manifestazione ad Amsterdam.

"La differenza nel modo di intendere la politica tra un centrodestra vincente in Calabria e un sindaco come Leoluca Orlando, ormai al tramonto, è evidente e si manifesta in tutta la sua cruda realtà quando in Calabria il presidente della Regione decide di nominare il Capitano Ultimo, colui che arrestò Totò Riina, come assessore all’ambiente per contrastare, in una terra complessa come la Calabria, il tremendo fenomeno delle ecomafie. Al quale fa da contraltare la nomina di un assessore simpatizzante delle sardine nella giunta del sindaco Leoluca Orlando - dicono il senatore Stefano Candiani commissario della Lega in Sicilia e Igor Gelarda, capogruppo a Palazzo delle aquile - Nulla contro il nuovo assessore Petralia, ma la scelta ci sembra solo il frutto dell’ennesimo tentativo di Orlando di accattivarsi le simpatie e forse egemonizzare un movimento che, esattamente come lui, non ha un progetto politico. La politica si fa con le idee e i progetti sui territori e non con i proclami e i tagli di nastro".

Soddisfazione, invece, per il presidente della commissione attività produttive Ottavio Zacco di Italia Viva: "Non mancherà il supporto della commissione tutta al nuovo assessore, contributo fondamentale per completare il lavoro già avviato, che grazie ad una attenta programmazione ha visto un notevole incremento turistico negli ultimi anni". Aggiunge il capogruppo di Italia Viva, Sandro Terrani: "Ritengo che il sindaco abbia meditato bene prima di comunicarci i nomi e che la missione, come per Italia Viva, rimane sempre quella di servire la città, dialogando e confrontandoci con i cittadini".

Ma non tutti sono soddisfatti, anche all'interno della stessa maggioranza che supporta il sindaco Orlando, quindi Pd, Sinistra Comune e Comitati civici che hanno contestato il metodo adottato da Orlando per la scelta degli assessori, ovvero la mancanza di condivisione preventiva. Anche dai 5 stelle tanti mugugni. Dicono Antonino Randazzo, Concetta Amella e Viviana Lo Monaco: "Il grande innovatore, il sindaco che ha rinnovato la stantia immagine della città, quando deve fare delle scelte per la giunta - a parte le operazioni di pura immagine - non manca mai di optare per soluzioni antiquariali. Volete mettere un Arcuri o un Marino d'annata? Se qualcuno sperava perciò in un cambio di passo, con una amministrazione nuova di zecca, può mettersi l'anima in pace".

Marino si occuperà di Verde, a Ville e giardini, alla Rap e Reset, mentre ad Arcuri la competenza su Edilizia privata, Condono, Sue, Sispi e Innovazione. Per Orlando si tratta di "una scelta che prosegue nel percorso di unione di esperienza e innovazione, in una visione che unisce competenze e professionalità locali con una grande apertura internazionale. Una visione che mira ad affrontare con concretezza i temi della città guardando al futuro".

Ma le sardine rinnegano l'assessore Petralia, dichiarando attravero il leader palermitano del movimento, Leandro Spilla di non averlo mai visto. Eppure lo stesso Petralia, qualche tempo fa, era stato presentato alla trasmissione Rai "Agorà" come attivista del movimento delle sardine. "Io non sapevo nemmeno dell’esistenza della trasmissione Agorà – afferma Spilla a ilSicilia.it – Non conosco questo ragazzo. Il nostro è un movimento spontaneo soprattutto i primi tempi nessuno poteva seguire tutti quelli che si proclamavano Sardine. Adesso abbiamo una struttura più solida. Che Petralia si riconosca nel movimento sono affari suoi.

Non fa parte del nostro gruppo non ci ho mai parlato".

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