Via Palestro, le mamme raccolgono firme per difendere il giardino vietato ai grandi

TEST Da un anno chi paga l’ingresso alla Villa Reale può accedere anche ai giardini. Finazzer: «Aumenteremo i controlli su chi è senza il biglietto»

Il paradiso dei bimbi ha un indirizzo: via Palestro 16. Il cartello all’ingresso recita chiaramente: «Accesso riservato ai bambini sotto i 12 anni e ai loro accompagnatori». Senza bebè o ragazzini, nel giardino di Villa Reale non si entra. O meglio, non si entrava. Un anno fa, dopo una raccolta firme dei visitatori dello storico palazzo, il Comune ha approvato una delibera per sperimentare l’accesso (per una passeggiata culturale nel verde) anche a chi paga l’ingresso alla Villa. Perché i giardini, è il pensiero dell’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory, sono parte integrante del monumento. Peccato che le mamme affezionate al parchetto speravano che il test durasse poco. E ora vogliono proteggere il giardino dei bimbi dall’invasione di chi il ticket non ce l’ha per niente, ma entra lo stesso a prendere il sole o leggere un libro al parco, e dai visitatori che si trattengono a lungo. E hanno fatto partire, anche loro, una contro-raccolta di firme.

«Le mamme sono preoccupate - ammette il consigliere della Lista Milano civica, Carlo Montalbetti -, ci vogliono più controlli e chi non ha il biglietto va allontanato». Finazzer media, «il pubblico del museo apprezza l’accesso anche ai giardini, e anche in quel caso c’è stata una raccolta firme. I controlli già ci sono ma li aumenteremo».

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