La vigilia è calda, lattesa è fremente. Domani allo stadio Olimpico si apre il maxiprocesso, eufemisticamente definito «del secolo» al calcio italiano e lattenzione, dai verdi campi tedeschi, si sposta sui tavoli delle sale dellOlimpico, trasformato in una cittadella della giustizia sportiva, con le stesse misure di sicurezza e di controllo quasi fosse in corso uno dei tanti maxiprocessi di mafia che hanno riempito le cronache giudiziarie degli ultimi anni. Ma anche questo, davanti alla Caf di Cesare Ruperto, ha il carattere delleccezionalità e se non è il caso di parlare di mafia o camorra, i termini «cupola» e «controcupola» sono stati abbondantemente sfruttati, a dimostrazione della diversità dellattuale, rispetto ai precedenti procedimenti per illecito sportivo.
La pancia dellOlimpico come palcoscenico o meglio, come aula giudiziaria super blindata, dove si gioca il futuro del calcio di casa nostra. Intanto è proseguita la seconda giornata della nuova fase di interrogatori dellUfficio indagini, alla presenza di Francesco Saverio Borrelli che, sullipotesi di fondi neri nei bilanci della Federcalcio, ha chiarito: «Mi sembra che le indicazioni raccolte finora siano estremamente vaghe e labili. Per ora cè stato solo un personaggio che ha parlato di queste cose. Probabile che approfondiremo anche in questa direzione». E sui ventilati contrasti col Procuratore federale Stefano Palazzi: «Non esiste nessuna discrepanza tra il nostro lavoro e quello che farà la Procura. Noi abbiamo fatto un lavoro di indagine, abbozzando la ricostruzione dei fatti, ma la narrazione completa di tutto ciò spetta a Palazzi. Ripeto, non cè alcuna discrepanza tra noi e lui di carattere giuridico-disciplinare, se ci sono delle sfumature queste non sono interpretabili come fatti discordanti. Insomma, non bisogna drammatizzare».
Non basta Moggiopoli dunque, perché Borrelli ha altre indagini in corso: il mercato, i comportamenti della Gea World di Alessandro Moggi, lalbo dei Procuratori calcistici da regolarizzare e ora anche i bilanci della Figc. Non cè che dire, per un 76enne in pensione da due anni, definire frenetica lattività che svolge appare riduttivo. Sul fronte degli interrogatori, il primo ad arrivare ieri in via Allegri è stato lex direttore sportivo del Messina e attuale dg del Genoa, Mariano Fabiani, seguito poi dallex dirigente messinese Mario Bonsignore e dallex tecnico del Vicenza, Maurizio Viscidi. Il presidente del Messina, Pietro Franza, atteso, ha rinviato a oggi laudizione.
Al suo posto il collega dellEmpoli Fabrizio Corsi che ha ribadito la «completa estraneità dellEmpoli nel sistema Moggi». LEmpoli appare nelle intercettazioni tra Mazzini e Bergamo, con i due tesi a favorire il cammino dei club toscani.
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