«È il giornale dei moralisti quando cè leditore, defunto poverino, che ha seminato figli, casini, cose e ha strangolato Ciarrapico; il direttore fondatore, sulla cui vita mi astengo, ma un giorno parlerò; il direttore attuale anche lui... il moralismo di che? Io non riesco a capire. Il pulpito è un pulpito dove fondatore, editore e direttore diciamo puntini puntini». Questa, la trascrizione fedele di un fuori-onda, registrato ieri mattina a «Mattino5», il contenitore mattutino di Canale5, allinsaputa - forse - dei parlanti: Barbara Palombelli (nella foto) e Vittorio Sgarbi. Loggetto del discorrere è la Repubblica e la sua linea moralistica anti-Bertolaso, e a parlare è proprio la moglie dellex vicepremier, oggi senatore e leader dellApi Francesco Rutelli. La Palombelli ha lavorato nel quotidiano che ora attacca violentemente per nove anni, dal 1991 al 2000; quindi, quando parla di Caracciolo, che avrebbe «seminato figli» e «casini» per tutta la sua vita, di Eugenio Scalfari, sui cui segreti «un giorno parlerà» (una minaccia?) ed Ezio Mauro - «che anche lui...» - lo fa con cognizione di causa.
Ora, resta ora da capire perché la Palombelli abbia deciso di dichiarare guerra a Repubblica. E la stessa domanda se lè posta ieri sera «Striscia la Notizia», il tg satirico di Canale5 che ha ripescato il fuorionda: «Astuto sfruttamento del fuori onda? Un promo per future, scottanti rivelazioni? O ancora una minaccia perché Repubblica la smetta di...». A questultima domanda che pone Antonio Ricci possiamo provare a rispondere noi. La Palombelli ha il dente avvelenato con Mauro perché il suo quotidiano ha associato nei giorni scorsi il fratello della giornalista romana, il commercialista Paolo Palombelli, agli indagati nellinchiesta sul G8 Angelo Balducci e Diego Anemone, che in unintercettazione fanno riferimento a lui come tramite per giungere al cognato, Francesco Rutelli. Il cuor di sorella della Palombelli deve aver sofferto molto a vedere il fratello buttato nella giostra del fango.
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