Tutti in fila per un tozzo di pane. Non in qualche paese dellAfrica, ma a San Lorenzo, alla Garbatella, a Cinecittà e al Tuscolano, in quei quartieri scelti da Action per uninedita iniziativa contro il caro-vita.
Un euro al chilo: la voce si diffonde in un attimo e la gente si mette in coda per fare scorte. Tanti pensionati e anziani, ma anche giovani coppie e studenti. Amalia, 72 anni, spende tre euro per avere tre chili di pane da distribuire anche «ai suoi anziani vicini di casa». Mauro, operaio di 56 anni, «congelerà il pane per conservarlo». Mario, 76 anni, è al settimo cielo: «Non compravo pane da una settimana, ormai anche quello è diventato un lusso per chi ha solo 500 euro di pensione». Davanti alla ceste dei Gruppi di acquisto popolare cè la ressa. A San Lorenzo alle 12 ne sono stati già venduti 80 chili, 70 kg soltanto nei primi 50 minuti dapertura del banchetto. Nei vari quartieri, in meno di unora, se ne vanno otto quintali di pane. Un euro al chilo invece dei soliti due (o più). Prezzi ridotti «perché sono stati tagliati i costi di trasporto», spiegano. Linziativa dei Gruppi di acquisto popolare, in cui sono confluite diverse associazioni di cittadini e gruppi dei centri sociali, aveva lo scopo di promuovere «un paniere diversificato a calmierato affinché le persone in difficoltà e con redditi bassi comprino beni di prima necessità a prezzi sostenibili». E il prossimo sabato ci sarà il bis. Forse non solo con il pane. «Abbiamo intenzione di distribuire in futuro anche altri beni, come già ci è stato chiesto dai cittadini, per esempio pasta o latte», spiega Simona Panzino, di Action. «Abbiamo voluto dimostrare - spiega ancora la rappresentante del movimento - che scavalcando i costi della distribuzione i prezzi scendono eccome. Noi compriamo il pane da unazienda a un euro e allo stesso prezzo lo rivendiamo».
Linziativa piace molto alla gente, ma fa infuriare i panificatori. Per loro quella di Action è solo «propaganda». «Anche oggi i provocatori di Action - si lamenta Claudio Conti, presidente dellUnione panificatori di Confcommercio Roma - hanno dimostrato di voler agire senza un minimo rispetto delle regole, gettando ancora una volta fumo negli occhi della povera gente e fango nei confronti di unintera categoria». «Ci piacerebbe sapere da queste persone, che riescono a vendere il pane a un euro al kg - continua Conti - i segreti di tale successo, visto che attualmente con quella cifra si riescono solamente ad acquistare le materie prime. Ci piacerebbe sapere, per esempio, come il pane di oggi sia arrivato nelle varie piazze della capitale e a che prezzo gli è stato fornito.
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