Via Panvinio, oasi senza più alberi

Via Onofrio Panvinio è una strada privata, tranquilla, una piccola oasi serena nel III municipio dove il vicino caos della Nomentana sembra così lontano. Martedì mattina però un fastidioso rumore ha svegliato gli abitanti della strada colpendoli in quello che fino al giorno prima era un piccolo polmone verde della via. Il giardino della villa dove ha vissuto Luigi Pirandello è stato eliminato. Alberi centenari di alto fusto, allori, tigli ed i secolari cipressi della Persia, specie protetta e vincolata dai Beni Culturali, sono stati tagliati. Il caso vuole che in quella che un tempo era villa Pirandello si trasferirà prossimamente il Cra, ovvero il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura. Tanti abitanti dei cinque condomini che affacciano su via Panvinio si sono riversati rabbiosamente in strada. A poco sono servite le chiacchiere, le lamentele e le discussioni perché l’autorizzazione è scritta nero su bianco e non ha possibilità di ritrattazione; porta infatti la firma del Servizio Giardini, X Dipartimento dell’Assessorato Ambiente del Comune di Roma, così dichiarano dal III Municipio. Le decine di telefonate che sono giunte ai vigili urbani fin dalla mattina non hanno ottenuto risultato perché per le ore 14 anche l’ultimo albero, con il suo fusto legnoso e le sue immense fronde è caduto, reciso da un intenso colpo di sega elettrica.

«È uno scempio - ha commentato Tina del civico 12 - visto che al Comune di Roma abbiamo i Verdi perché non fanno qualcosa? O forse è solo questo quello che riescono a fare?». Tutti i bambini di questa strada sono cresciuti guardando quegli alberi, ognuno di loro si è soffermato ad osservarli, grandi ed immensi che si innalzavano verso l’alto.

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