Cultura e Spettacoli

Paola Perego vince: Verissimo lascia il Tg5

Dopo tre mesi di liti con i giornalisti, il rotocalco cambia casacca. Confermata la conduttrice per l’anno prossimo

Laura Rio

da Milano

Vince Paola Perego, perdono i giornalisti. Nella battaglia che ha visto contrapposti la redazione e la showgirl arrivata a gennaio per tirare su le sorti del rotocalco, alla fine a spuntarla è la linea voluta dalla neo conduttrice. Succede che da lunedì Verissimo si stacca dal Tg5 - di cui era il rotocalco - e passa sotto la responsabilità di Videonews, la testata giornalistica di Mediaset (che controlla i programmi di approfondimento, tranne i Tg). Vuol dire che il responsabile ultimo non sarà più il direttore del Tg5 Carlo Rossella, ma Mauro Crippa, direttore, appunto, di Videonews. Non si tratta di una pura questione burocratica, ma sostanziale. Perché significa, prima di tutto, che anche il prossimo anno a condurre sarà Paola Perego. E, secondo, che si andrà avanti sulla strada del talk show (la chiacchiera in studio), con meno servizi esterni e l’uso di inviati non necessariamente giornalisti, come si è già visto con Iva Zanicchi (che tornerà dopo Pasqua) o Davide Mengacci.
Come l’hanno presa i giornalisti? Non bene. Da gennaio i rapporti tra la conduttrice (e i suoi autori) e la redazione sono stati molto tesi. Continue lite e accuse da una parte e dall’altra di non collaborare. Fino al gesto clamoroso della Perego che ha presentato un certificato medico e minacciato di abbandonare la conduzione in pochi giorni. Poi le assicurazioni dei vertici aziendali l’hanno convinta a restare. E negli ultimi tempi è calato il gelo tra le parti avverse: la comunicazione avviene solo attraverso il responsabile del programma Piero Vigorelli, che rimarrà nel suo incarico, anche se continuerà ad avere la carica di vicedirettore del Tg5. I giornalisti da settimane sapevano che lo scorporo era stato deciso, però pensavano che sarebbe stato rinviato a settembre. Invece, la comunicazione è stata data ieri da Rossella alla redazione, formata da 15 giornalisti assunti a tempo indeterminato e 7 a tempo determinato. «Siamo rimasti spiazzati - racconta uno dei giornalisti - perché pensavamo di avere tempo fino a giugno per capire meglio in che direzione si muoverà il programma. Così è stata una doccia fredda, ognuno di noi ora dovrà scegliere se lavorare al Tg5 oppure a Verissimo, che significherà essere a disposizione per tutti gli altri programmi di Videonews, da Liberitutti della Pivetti a L’incudine di Martelli. Sono stati mesi terribili: piano piano ci hanno tolto spazio, servizi e voglia di lavorare, siamo svuotati. L’azienda ha diritto di fare le sue scelte, però abbiamo molto da ridire sulle modalità».
Verissimo si avvia dunque a essere più un talk show che un programma di approfondimento giornalistico... «ma non diventerà un programma di intrattenimento - spiega il responsabile Piero Vigorelli -, resterà una trasmissione di infotainment. Aggiusteremo qualcosa: per esempio meno “soliti noti” che girano per tutti i programmi, come i protagonisti del Grande fratello o della Fattoria. E più servizi di cronaca nera. Il passaggio a Videonews ci consentirà una struttura più flessibile, senza le rigidità di un Tg. Gli ascolti ci danno ragione: Verissimo viaggia su una media del 19,5 per cento, poco meno di quello che faceva nell’ultimo periodo di conduzione Cristina Parodi e un po’ più della coppia Corbi-Brindisi. E poi abbiamo un pubblico più giovane e meglio distribuito in tutta Italia.

E soprattutto sta funzionando l’iniziativa degli sms: ne arriva una media di 8000 al giorno e questo fidelizza gli spettatori».

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