Il Papa lo battezza, Magdi Allam diventa cattolico

La cerimonia ieri sera in Vaticano. Il giornalista e scrittore egiziano vive sotto scorta per la sua lotta agli islamici fondamentalisti

Il Papa lo battezza, Magdi Allam 
diventa cattolico

Sarebbe passata quasi inosservata, a parte l’emozione, la tensione di loro, i sette catecumeni che dovevano ricevere il battesimo per mano del Pontefice durante la veglia pasquale. Cinque uomini e due donne. Ma tra loro, a San Pietro, un personaggio decisamente speciale: Magdi Allam, giornalista-scrittore di origine egiziana, vicedirettore del Corriere della Sera. Lui, da tempo fustigatore dell’oltranzismo musulmano, a 56 anni, ha «abiurato» l’islam per abbracciare la fede cattolica.
Una scelta tanto coraggiosa quanto pericolosa: come non immaginare che su di lui si possa scatenare qualche «fatwa» mortale. «È un uomo adulto, libero di fare la sua scelta personale», sdrammattizza, il portavoce dell’Ucoii (Unione delle comunità islamiche in Italia), l’imam Izzedin El Zir. «L’importante è che ogni persona viva la sua religiosità in modo pacifico e rispettando le altre religioni». Le critiche di Allam all’Ucoii? «Accettiamo le critiche, non le bugie». Ma El Zir preferisce non esprimersi a proposito dell’ipotesi che il battesimo di Allam si configuri, per la giurisprudenza islamica, come un caso di apostasia: «Non ho gli elementi per dirlo», afferma. Padre Lombardi, capo della sala stampa vaticana, spiega che «chi chiede di ricevere il Battesimo dopo una profonda ricerca personale, una scelta pienamente libera e un’adeguata preparazione, ha il diritto di riceverlo». «Per parte sua - ha aggiunto padre Lombardi - il Santo Padre amministra il Battesimo nel corso della liturgia pasquale ai catecumeni che gli sono stati presentati, senza fare differenza di persone, cioè considerandoli tutti ugualmente importanti davanti all’amore di Dio e benvenuti nella comunità della Chiesa».
Giornalista di fama nazionale, Magdi Allam è uno dei partecipanti più influenti e in vista nel dibattito del rapporto tra Occidente e mondo arabo, argomento al quale ha dedicato diversi libri e del quale discute spesso come invitato ai principali talk-show politici. In qualità di editorialista e inviato speciale, si occupa degli eventi politici, economici, sociali e culturali dell’area mediorientale, comprese le tematiche trasversali come il terrorismo, l’Islam, l’immigrazione, il confronto fra le civiltà e i rapporti Nord-Sud.


Le sue posizioni, spesso molto vicine a quelle dei critici più severi del mondo islamico (dura condanna di numerose associazioni islamiche da lui ritenute estremiste, proposta del divieto di costruire nuove moschee, elaborate teorie riguardanti asseriti rapporti occulti tra moschee e gruppi terroristici che ne avrebbero in alcuni casi anche finanziato la costruzione), non mancano di suscitare dibattiti tra i difensori più strenui dell’identità dell’Occidente e le posizioni più aperte verso l’influsso delle altre culture.

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