da Roma
«Senza figli non cè futuro», dice Papa Benedetto XVI che chiede con forza al governo «interventi sociali e legislativi a tutela e a sostegno delle famiglie più numerose, che costituiscono una ricchezza e una speranza per lintero Paese».
Il Santo padre, nel corso delludienza generale, lancia un monito in difesa della famiglia «cellula fondante della società». Mentre in Vaticano riceve padri e madri con tanti figli, ormai una rarità nel nostro Paese a crescita zero, Papa Ratzinger pone allattenzione delle istituzioni la necessità di aiutare in modo concreto questi nuclei familiari che devono fare i conti con spese più che raddoppiate rispetto a chi ha meno figli.
Un intervento incisivo quello del pontefice che coglie loccasione del raduno a Roma delle famiglie numerose per rilanciare un tema che in questo momento è strettamente legato allattualità politica e alle scelte in materia di Finanziaria. «La vostra gradita presenza mi offre lopportunità di richiamare la centralità della famiglia, cellula fondante della società e luogo primario di accoglienza e di servizio alla vita - dice Papa Ratzinger -. Nellodierno contesto sociale, i nuclei familiari con tanti figli costituiscono una testimonianza di fede, di coraggio e di ottimismo, perché senza figli non cè futuro». Dunque il Santo padre si augura che «vengano ulteriormente promossi adeguati interventi sociali e legislativi a tutela e a sostegno delle famiglie più numerose, che costituiscono una ricchezza e una speranza per l'intero Paese».
Il pontefice poi ha voluto salutare di persona una rappresentanza dellAssociazione nazionale famiglie numerose: nove figli, cinque femmine e quattro maschi, il più grande maggiorenne la più piccola ancora in braccio alla mamma.
Lappello di Benedetto XVI arriva in un momento di forte polemica tra maggioranza ed opposizione rispetto alle politiche per la famiglia. Esultano le Acli che hanno chiesto al governo di «rivedere il sistema delle tariffe a vantaggio delle famiglie, in particolare quelle numerose». In attesa di conoscere il destino del miliardo di euro accantonato nella Finanziaria per il sostegno alle famiglie, le Acli chiedono al governo di «intervenire da subito in questa direzione per venire incontro alle esigenze reali delle famiglie italiane, in primo luogo quelle numerose, senza particolari oneri aggiuntivi per lo Stato».
Le parole del pontefice vengono accolte con soddisfazione dal centrodestra. «Con noi il Papa sfonda una porta aperta», osserva il senatore Riccardo Pedrizzi, responsabile nazionale di An per le politiche della famiglia e presidente della Consulta etico-religiosa del partito. Anche Angelo Sanza, deputato di Forza Italia e presidente della commissione Trasporti della Camera definisce «giusto lappello del Papa alle forze politiche perché tengano conto della famiglia, in particolare di quelle numerose, nei programmi di governo e nei lavori legislativi». Infine anche il capogruppo alla Camera dellUdc, Luca Volontè, sottolinea che «il Papa, nel suo richiamo odierno, ci invita ad attuare concretamente la laica Costituzione italiana e quel suo riconoscimento della famiglia come cellula fondamentale della società».
Dal centrosinistra si leva la voce dei Popolari-Udeur che si uniscono allappello del Papa affinché il «Parlamento intervenga a favore delle famiglie, soprattutto quelle numerose» ricordando che «da tempo i Popolari-Udeur chiedono interventi strutturali a favore delle famiglie».
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