Città del Vaticano - Alla vigilia della Conferenza sulla dichiarazione di Durban che si aprirà domani a Ginevra, il Papa chiede un'azione "ferma e concreta, a livello nazionale e internazionale, per prevenire ed eliminare ogni forma di discriminazione e di intolleranza". Lo ha detto dopo il Regina Coeli recitato questa mattina nel palazzo apostolico di Castel Gandolfo.
"Inizierà domani a Ginevra, organizzata dalle Nazioni Unite - ha ricordato il pontefice subito prima dei saluti finali nelle varie lingue - la Conferenza di esame della Dichiarazione di Durban del 2001 contro il razzismo, la discriminazione razziale, la xenofobia e la relativa intolleranza. Si tratta - ha detto - di un'iniziativa importante perché ancora oggi, nonostante gli insegnamenti della storia, si registrano tali deplorevoli fenomeni". Il pontefice ha poi citato alcuni passi della Dichiarazione del 2001 mostrando di condividerli: nel testo - ha ricordato - si "riconosce che 'tutti i popoli e le persone formano una famiglia umana, ricca in diversita'. Essi hanno contribuito al progresso della civiltà e delle culture che costituiscono il patrimonio comune dell'umanità la promozione della tolleranza, del pluralismo e del rispetto può condurre ad una società più inclusivà". "A partire da queste affermazioni - ha concluso il pontefice - si richiede un'azione ferma e concreta, a livello nazionale e internazionale, per prevenire ed eliminare ogni forma di discriminazione e di intolleranza. Occorre, soprattutto, una vasta opera di educazione, che esalti la dignità della persona e ne tuteli i diritti fondamentali.
La Chiesa, da parte sua, ribadisce che solo il riconoscimento della dignità dell'uomo, creato ad immagine e somiglianza di Dio, può costituire un sicuro riferimento per tale impegno". Il Vaticano parteciperà alla conferenza con una propria delegazione.
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