Città del Vaticano - "Soluzioni umane, giuste, durature" per le crisi africane, per l'intero Medio Oriente, e in particolare per l'Iraq, il Libano, la Terrasanta, per l'Afghanistan, e la regione dei Balcani, come pure per i tanti conflitti "purtroppo dimenticati": è l'appello lanciato da Papa Benedetto XVI, durante il tradizionale messaggio natalizio "Urbi et Orbì (alla città e al mondo) letto nel giorno di Natale dalla loggia centrale della Basilica Vaticana.
Ecologia Il Papa è tornato a denunciare, come aveva già fatto durante la messa notturna in San Pietro, i disastri ambientali, che provocano un crescente numero di vittime; ha auspicato giustizia per i poveri, gli emarginati, i discriminati; e ha parlato delle "inaudite sofferenze" a cui sono sottoposte intere popolazioni, in particolare donne, anziani, bambini, a causa di violenze di ogni genere e del terrorismo.
Messaggio all'Italia Nei saluti di Buon Natale, in 63 diverse lingue, Benedetto XVI ha chiesto in particolare all'Italia di testimoniare "i valori della vita, della famiglia, dell'amore e della pace", e di preservare il proprio patrimonio cristiano.
Dopo il messaggio e i saluti, ha impartito la benedizione solenne, che, come ogni Natale, implica per i credenti l'indulgenza plenaria, ovvero la remissione delle pene dopo il perdono dei peccati. Il messaggio 'Urbi et Orbi' e gli auguri nelle diverse lingue nazionali sono stati ripresi da 88 network televisivi da 57 diversi Paesi, di cui 35 in diretta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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