Mentre, come ogni anno, qualcuno si interroga sul se e sul come celebrare il Natale ed esporne i simboli, Benedetto XVI saluta con gioia i bambini romani che riempiono piazza S.Pietro per onorare la tradizione della benedizione dei «bambinelli», e ricorda a tutti i cristiani il senso del Natale e dei suoi simboli, quanto mai attuali, afferma, anche e soprattutto in tempo di crisi.
Plaude, il Papa, alla «usanza di fare il presepe» nelle famiglie, però - avverte - «non basta ripetere un gesto tradizionale, per quanto importante», ma occorre «cercare di vivere nella realtà di tutti i giorni quello che il presepe rappresenta». E lo spiega.
«Guardiamo il presepe: - ha esortato il Papa - la Madonna e san Giuseppe non sembrano una famiglia molto fortunata; hanno avuto il loro primo figlio in mezzo a grandi disagi; eppure sono pieni di intima gioia, perché si amano, si aiutano, e soprattutto sono certi che nella loro storia è allopera Dio, il Quale si è fatto presente nel piccolo Gesù. E i pastori? - ha proseguito -. Che motivo avrebbero di rallegrarsi? Quel Neonato non cambierà certo la loro condizione di povertà e di emarginazione.
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