nostro inviato a Sepang
Proprio a volerla dire tutta, Paperino può essere napoletano, emiliano, perché Paperino deve essere simpatico, buffo, allegro, disponibile. Paperino non può essere algido e finlandese, eppure Kimi Raikkonen, «quel pilota caduto sul pianeta terra», come lo definì Frank Williams, assomiglia sempre più allo sfortunato eroe disneyano. Pronti-via, avrebbe dovuto far sfracelli, lui capace in Bahrein di arrivare al terzo posto partendo ultimo, lui che stavolta scattava da un comodissimo sesto posto in griglia. Invece, al giro uno, laustriaco Klien lha poco simpaticamente tamponato, et voilà, il nordico è andato per margherite prima di sbattere un po qua e un po là. «Certo che sono arrabbiato, guardate quanti punti ho già gettato via in due gare... E mi fa rabbia, perché anche stavolta avevo una McLaren perfetta, proprio come quando in qualifica in Bahrein, sono uscito di strada per un guasto, mentre la macchina era settata benissimo per la gara. Anche qui avrei lottato per la vittoria.
Paperino Kimi: «Maledizione ero perfetto, poi quel Klien...»
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