Pappano «fa il bis» con Ciaikovskij

Pappano la «scommessa Ciaikovskij» l’ha vinta già al primo tentativo, con la Quarta Sinfonia con la quale, sul podio dell’orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, ha aperto la stagione estiva all’Auditorium, proseguendo nel parallelo progetto discografico che si concluderà a fine settimana con la celebre Sesta (Patetica). Chi ha ascoltato la Quarta si è reso immediatamente conto del feeling che il direttore ha stabilito con la sua orchestra, in omaggio a Ciaikovskij, smentendo il luogo comune che vuole Ciaikovskij affidato preferibilmente a interpreti russi, come Wagner e Strauss a tedeschi e Verdi e Respighi a italiani. Certamente un interprete russo, sensibile e colto, può penetrare meglio e prima di chiunque altro la musica del suo grande paese, e lo stesso vale anche per tutti gli altri interpreti. Ma la storia dell’interpretazione musicale è fatta di continue sorprese; e Pappano è una delle più recenti. Egli ha voluto osare, imponendo al mercato discografico una «via italiana» del sinfonismo di Ciaikovskij. Quale sarebbe tale via? L’italianità che Pappano vuol far emergere è quella che si alimenta alla grande cantabilità e passionalità della vocalità italiana e che si esprime con un suono pastoso e insieme morbido; e che dalla musica sinfonica del grande compositore fa emergere il non tanto implicito impianto drammatico. Chi ha ascoltato la Quarta sinfonia sa che diciamo il vero, se rammenta l’attacco perentorio della sinfonia e poi lo snodarsi appassionato dei vari episodi, e quel secondo tempo oltremodo doloroso e lo «scherzo», «pizzicato» ma senza nulla di lieve, come percorso da un’onda sismica, fino al liberatorio finale con ottoni prestanti; e che la novità vera sono stati gli archi, così belli, dal suono brunito (notati viole e violoncelli!) Ora tocca alla Quinta, in un crescendo drammatico che al prossimo appuntamento, venerdì, la Patetica concluderà, facendolo esplodere. La Quinta, nell’itinerario artistico-umano del musicista, incarna il destino crudele, al quale rimanda assai significativamente anche il secondo brano in programma, la Ouverture-Fantasia Romeo e Giulietta.

Tenere a mente che, nel corso di questa stagione estiva dell’Accademia, i Concerti constano di un solo tempo; e per tale ragione anche il costo del biglietto si è notevolmente ridotto. Auditorium. Sala Santa Cecilia. Domani ore 21. Sinfonia n. 5 di P. I. Ciaikovskij. Direttore Antonio Pappano. Biglietti: 10 e 6 euro. Prenotazioni: 06.8082058.

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