Polizia penitenziaria a cavallo allinterno dei parchi della capitale. Si comincia, a partire dal 9 marzo, con quello della Caffarella e degli Acquedotti, mentre per la pineta di Castelfusano si dovrà attendere lestate.
È quanto prevede un protocollo dintesa tra lassessorato allAmbiente del Comune e il Dipartimento dellamministrazione penitenziaria, firmato ieri in Campidoglio dallassessore Fabio De Lillo e dal vice capo vicario del Dipartimento, Emilio De Somma. Presente allincontro anche il prefetto Mario Mori, responsabile dellufficio extradipartimentale Sicurezza Urbana del Comune, e Donato Capece, segretario nazionale del Sap (sindacato agenti penitenziari). Il servizio vedrà impiegati, nei tre parchi della capitale, i 10 cavalli e i 15 cavalieri del reparto speciale della polizia penitenziaria, con il compito di coadiuvare lamministrazione comunale nel presidio delle aree verdi e nellattività di controllo e prevenzione.
«Un metodo di vigilanza a costo zero per la comunità - ha precisato De Lillo - che presto estenderemo ad altri parchi della capitale, compatibilmente con la disponibilità dei reparti a cavallo delle forze dellordine». La residenza operativa e amministrativa sarà presso lippodromo delle Capannelle. LIppo Group Roma Capannelle, titolare della gestione dellimpianto, si è resa infatti disponibile a cedere in uso gratuito box e locali per il trasferimento del reparto. Il servizio di vigilanza sarà assicurato durante lorario di apertura dei parchi nei vari periodi stagionali dellanno, mentre il protocollo avrà durata biennale, prorogabile tacitamente per i bienni successivi.
«La firma è per noi di fondamentale importanza - ha dichiarato De Lillo - riteniamo che la presenza stabile delle forze dellordine allinterno dellenorme patrimonio verde della città sia importante per assicurare tranquillità ai frequentatori e aumentare la loro percezione di sicurezza». Se queste mancano, secondo lassessore, i parchi rischiano di essere meno frequentati. È il caso di quello a Centocelle, uno dei parchi più belli di Roma, ma abbandonato al degrado e deserto, perché a fianco cè il campo nomadi Casilino 900. Lamministrazione comunale ha concesso anche alla polizia penitenziaria luso di un immobile allinterno della pineta di Castelfusano, che sarà trasformato in uffici e box per i cavalli, con laiuto di una cooperativa di detenuti, in modo da rendere operativo, entro la prossima estate, il presidio di vigilanza.
«A giorni presenteremo alla stampa anche un importante accordo per la vigilanza allinterno di Villa Pamphili con il Corpo forestale - ha annunciato De Lillo - e così vogliamo fare per ogni area verde di Roma, in modo tale che la presenza discreta, tranquillizzante e istituzionale delle forze a cavallo sia compatibile con gli spazi frequentate dai cittadini». Sulla stessa linea si muove il progetto di accordo con le associazioni di volontariato della protezione civile, che avranno il compito di monitorare il territorio contro il degrado ambientale e gli incendi. Quanto allutilizzo delle associazioni di volontariato delle forze dellordine, lassessore ha ribadito la necessità di attendere lemanazione del regolamento apposito prima di rendere operativo luso dei volontari sul territorio. Tema su cui è intervenuto anche il prefetto Mori. «Per ora c'è il decreto ed è in definizione il regolamento - ha spiegato -. Poi le associazioni dovranno essere iscritte in un apposito registro e ci saranno accertamenti sulle persone che ne faranno parte. Solo allora si vedrà come utilizzare i volontari».
Prosegue intanto il servizio di controllo congiunto tra gli agenti di polizia municipale e le società di trasporto pubblico locale nelle zone più a rischio della capitale.
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