Parchi: vietato anche fare trekking

Parchi: vietato anche fare trekking

Se non autorizzati assemblee e comizi nei nostri parchi erano già stati vietati dal «regolamento del verde» varato lo scorso novembre dall'assessore comunale Pinuccia Montanari. Come dire: a Genova il «Speaker's corner» di Hyde Park ce lo possiamo scordare. Ieri l'assessore verde della giunta rossa di Tursi ha però illustrato altri divieti in arrivo, che sono stati stabiliti nel freschissimo «Studio preliminare per la redazione del Piano del verde, una ragnatela verde per Genova». Stante la disastrosa condizione in cui versano i parchi e giardini e stante le numerose proteste dei cittadini in tal senso, sembrerebbe che il Comune faccia di tutto per «vietare» tutto, compreso la buona manutenzione degli spazi pubblici. E in effetti nell'individuazione «degli impatti e della compatibilità di attività ed usi» spiccano alcune curiosità che «saranno sanzionati da 50 a 500 euro» a cranio.
La «sgambatura dei cani senza guinzaglio» che avviene in tutti parchi del mondo anche con aree dedicate, a Genova sarà vietata e sanzionata. Anzi, «l'area cani» non si farà da nessuna parte. La «distribuzione del cibo agli scoiattoli e ai piccioni» pure. Il «picnic» nelle area attrezzate sarà autorizzato ma «sotto stretto controllo» mentre l'anglossassone barbecue sarà vietatissimo. Se il campeggio per le manifestazioni dei genovesi risulta per la giunta Vincenzi «incompatibile», quello di zingari, senzatetto, no global e black bloc, per esempio di fronte alla stazione di Brignole, non lo è mai stato e sarà sempre «tollerato» dal centrosinistra. Saranno vietati «l'equitazione» come se il cavallino «Pippo» di Nervi, tanto caro pure ad Alberto Sordi, avesse mai fatto disastri, ma anche il gioco del pallone (se non per i bambini piccoli, ancorché in carrozzella), la pallavolo e l'inglesissimo «cricket». La corsa a piedi e il trendy «orientering» non si potrà fare, salvo che «nei viali». In altre parole, se il cantunè o il poliziotto della Forestale beccherà qualcuno che, a passo veloce, «taglia» mezzo metro di prato all'inglese, saranno dolori da 50 a 500 euro.


Invece il Comune ha deciso «di favorire» altre importanti didattiche come «Yoga» e «Tai Chi»: i genovesi, prima di andare a votare alle prossime amministrative, potranno così «meditare» il voto anche con «l'erba» di Tursi.

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