Il Parco dello Stelvio resta nazionale: nessun declassamento

L'assessore Colucci: «L'incontro con il governo ci ha fornito ampie garanzie». E rassicura le comunità montane sulla governance dell'area

Fine dell'allarme per il Parco nazionale dello Stelvio, che ha rischiato di essere declassato a foresta regionale e di essere poi spezzettato. «Le peculiarità del Parco dello Stelvio rimangono intatte, è scongiurata qualsiasi ipotesi di gestione 'spezzatino' e ogni timore per il declassamento dell'area protetta è vano» assicura l'assessore regionale ai Sistemi verdi e Paesaggio, Alessandro Colucci.
Colucci rassicura i cittadini dopo i risultati del Tavolo cui ha partecipato ieri a Roma, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, con il Sottosegretario Gianni Letta, il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, il ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto e i presidenti delle Province di Trento e Bolzano. «È stato un risultato importante, cottenuto grazie alla tenacia e alla puntuale interlocuzione svolta dalla Lombardia ai diversi livelli tecnici e politici - sostiene Colucci -. Abbiamo conseguito un risultato importante per le comunità dello Stelvio».
Lo Stelvio rimane Parco nazionale, ma la governance verrà modificata in modo che, come ratificato oggi dal Consiglio dei ministri, la gestione sia maggiormente affidata alle comunità locali. «I costi di gestione sono interamente coperti, anche per il mantenimento del livello occupazionale, e quindi non ricadranno sul bilancio di Regione Lombardia» dice Colucci. L'assessore tenta di tranquillizzare le comunità montane in allarme: «Si avvia una nuova fase e si aprono nuove prospettive per il Parco dello Stelvio e per le comunità bresciane e valtellinesi.

Sarà nostra premura comunque, entrando nel merito della nuova fase gestionale, attivare specifici incontri operativi con le province di Trento e Bolzano e nel contempo creare un rapporto costante e di pieno coinvolgimento con le Comunità lombarde dello Stelvio».

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