«Parco del Pineto, un inutile scempio»

«Dopo l’ultimo grave rogo scoppiato il 6 agosto nel parco regionale del Pineto, che ha divorato preziosi ettari di verde, un nuovo disastro ambientale ha completato la distruzione dell’intero eco-sistema dell’aerea naturale». la denuncia, venerdì scorso, era arrivata da Federico Guidi, consigliere comunale di An e vicepresidente della commissione Ambiente. «Il Servizio Giardini del Comune - aveva spiegato Guidi - su determinazione del Sindaco Veltroni ha infatti pensato bene di realizzare in modo grossolano nel bel mezzo del parco una larga strada, al momento solo sterrata, ufficialmente solo per facilitare l’ingresso ai mezzi di soccorso». E ieri a rincarare la dose è stata anche Legambiente Lazio. «Decine e decine di alberi abbattuti - commenta il presidente dell’associazione, Lorenzo Parlati, al termine di un sopralluogo nella riserva -, centinaia di metri di vegetazione “sventrata” lungo la zona umida, canneti e piante igrofile sradicate: ecco servito lo scempio dell’azione delle ruspe nel parco regionale urbano del Pineto. Dopo l’incendio di quest’estate la risposta è stata disastrosa: giustificando l’intervento a fini antincendio, al posto di un piccolo sentiero è stata creata una vera e propria strada sterrata, larga cinque o sei metri e lunga diverse centinaia di metri, che ha spaccato perfettamente in due la meravigliosa area protetta, partendo dai bellissimi casali Torlonia fino a Valle Aurelia».
«Vogliamo arrivare fino in fondo - conclude Parlati - capendo se l’intervento fosse autorizzato, se l’Assessorato comunale all’Ambiente e “Roma Natura” sapevano cosa stava per accadere e quali siano state le valutazioni, nel caso vi siano state, che hanno portato alle autorizzazioni». E nelle prossime ore Legambiente, attraverso l’Osservatorio «Ambiente e Legalità», inoltrerà un esposto alle autorità competenti comunali e regionali, al Corpo Forestale e alla Procura della Repubblica, per verificare se vi siano state omissioni nelle autorizzazioni o eventuali reati. «Ho seguito direttamente le opere per la realizzazione del viale nel Parco del Pineto - replica il direttore del Servizio Giardini, Stefano Mastrangelo - e posso rassicurare Legambiente che nessun intervento è stato realizzato all’interno della zona umida. Non è stata estirpata alcune pianta igrofila né danneggiato il canneto: i due viali, realizzati per ragioni di sicurezza e tutela del Parco e su precisa direttiva di “RomaNatura”, sono stati realizzati allargando i percorsi preesistenti e terminano prima della zona umida». Ma Guidi non ci sta: «Se dopo la mia denuncia anche Legambiente non può fare a meno di prendere posizione contro questo scempio, vuol dire che la misura è davvero colma. Evidentemente l’unico a non vederlo è proprio il Servizio Giardini, che nel costruire la strada sterrata ha agito come un elefante in un negozio di cristalli».

«Ho troppa stima delle capacità professionali di Mastrangelo - conclude Guidi - per credere che davvero abbia personalmente diretto dei lavori dall’esito così disastroso. A questo punto deve intervenire l’assessore Esposito».

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