Il parere dei lettori

I finti pacifisti

vanno a senso unico
Caro Direttore, ho molto apprezzato il suo fondo, lei è animato da uno spirito deciso che anima anche me. I finti pacifisti manifestano a senso unico e sono talmente fanatici da arrivare al sacrificio pur di far passare dalla parte del cinico aggressore ora Israele, ora l’America. Bene hanno fatto gli israeliani: vieni a casa mia a portare aiuti ai miei acerrimi nemici e io ti fermo, o con le buone o con i fucili.
Alfredo Galluccio
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Nessun media ha avuto

la vostra lucidità
Bravi. Siete gli unici tra i media che ho consultato ad aver descritto gli eventi con lucidità e senza preconcetti. Nessuno ha infatti raccontato che i «pacifisti» erano armati di spranghe e fionde e sono andati con l’evidente intento di provocare ciò che poi è accaduto. Non ho notizie di analoghe spedizioni pacifiste in aiuto del popolo armeno, dei prigionieri politici iraniani, cubani, cinesi.
San Pietro Vernotico (Brindisi)
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Sono fiero di essere

un lettore del «Giornale»
Dopo aver assistito al solito teatrino antisraeliano e aver letto il titolo del Giornale di oggi (ieri, ndr), non ho che una parola da dirle, direttore: grazie dal più profondo del cuore. Fiero di essere un lettore del Giornale.
Marco Zanlorenzi
Vercelli
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Avete fatto l’apologia

dell’ennesimo crimine
Da vecchio lettore del Giornale voglio esprimere forte indignazione per l’apologia dell’ennesimo crimine israeliano contro l’umanità e contro la pace.
Emanuele Pigni
Tradate (Varese)
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Approvare la violenza

è una pratica disumana
Solo poche parole per esprimere tutta la mia indignazione per il titolo di questa mattina (ieri, ndr). Ritengo che approvare e compiacersi per un atto violento (da qualunque parte esso provenga) nel quale delle persone hanno perso la vita sia disumano. Ero un vostro lettore (anche se non assiduo), ma da oggi vi garantisco non lo sarò più.
Matteo Brunetti
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Posizione indegna

di uno Stato democratico
Sono un lettore del Giornale e ho trovato il titolo di oggi (ieri, ndr) un’affermazione indegna da parte di un giornale che ha una simile portata in uno Stato democratico come l’Italia. A prescindere da valutazioni politiche è inammissibile giustificare, e addirittura esaltare simili gesti, condotti nella totale violazione di convenzioni, consuetudini e diritto internazionale. In questo modo vi schierate contro la stessa legalità (internazionale), contro i diritti dell’uomo e soprattutto contro la pace.
Alessandro
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Non comprerò mai più

il vostro quotidiano
Anche se non vi interessa assolutamente, ma sperando solo che come me tanti altri lo facciano, vi comunico tutto il mio sdegno per il titolo di stamattina (ieri, ndr). Non comprerò mai più il vostro giornale... Vergognatevi.
Lettera firmata
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Il disprezzo per la vita

è sempre da condannare
Ma non vi vergognate? Come potete avere così a disprezzo la vita umana? Non comprerò più il vostro giornale.
Lettera firmata
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Mistificare la realtà

è una cosa ignobile
Direttore, La seguo in maniera assidua, coinvolto e ammirato sin dal ’92. Poi, una mattina di un 1° giugno, apro il Giornale e mi permetto di correggere, modificare, se meglio crede, integrare quello che per me è sempre stato il Direttore. La mistificazione della realtà la trovo una cosa ignobile.
Roberto Arino
Formello (Roma)
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Tre volte «grazie»

a nome di un popolo
Egregio direttore, grazie grazie grazie. Bisogna comunicare alle persone i sacrifici che Israele ha compiuto nella sua storia, le rinunce fatte, e le minacce subite. La comunità internazionale emette giudizi distorti e falsi per screditare l’immagine di Israele. La prego con tutte le mie forze di prendere a cuore questa causa per difendere la libertà di un popolo che ha supportato da sempre ogni forma di politica filo-occidentale.
Raffaello e Maria Adesso
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Ammiro il coraggio

degli anti-buonisti
Sono completamente d’accordo con voi su quanto è accaduto tra Israele e la flottiglia di «pacifisti» diretta a Gaza. Le reazioni internazionali, purtroppo, erano facilmente prevedibili; Israele non ha nulla da offrire all’Occidente mentre i Paesi arabi tra petrolio, capitali e manodopera a basso prezzo sono in una posizione molto più «utile» (specialmente per l’Europa). Con la più grande ammirazione per il vostro coraggio nel non volervi confondere con il conformismo giornalistico filo buonista.
Maurizio Pontedera
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Basta con la storiella

di Hamas indifeso
Egregio Direttore, ho appena letto la prima pagina del Giornale che, fra qualche ora, andrò ad acquistare in edicola. Condivido pienamente titolo, sommario e testo. È ora di finirla con la storia che gli israeliani sono terroristi e i fondamentalisti di Hamas, invece, degli indifesi pacifisti.
Enzo Pettinelli
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Non sono ebreo

ma difendo gli ebrei
Caro Direttore, grazie per l’articolo di fondo di oggi (ieri, ndr) e anche complimenti per il titolo. Ho sempre apprezzato il coraggio che Lei dimostra contro tanti conformismi e viltà di cui è malato il nostro Paese. Non sono ebreo, ma sento tanta ammirazione e gratitudine per questo popolo nella cui cultura e tradizione religiosa siamo stati innestati.
Piero Uroda
Presidente Nazionale Farmacisti Cattolici
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La vostra posizione

è l’unica realistica
I «pacifisti» violenti, armati di antisemitismo e amici e correi dei terroristi, hanno avuto ancora pubblicità e sostegno da media faziosi e da governi pavidi più interessati al commercio con i Paesi arabi che alla pace vera. Vergogna all’Onu, notoriamente antisemita. Lei Sig. Feltri è l’unico che pubblicamente sostiene Israele con la visione reale dei fatti e delle situazioni.
Tullio Re
Milano
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Israele non è

uno Stato criminale
Egregio direttore, sono un lettore del Giornale e ne apprezzo gli articoli, in particolare i Suoi. Condivido in pieno quanto da Lei scritto in merito all’ennesimo tentativo di far passare Israele per uno Stato criminale. In Europa siamo già in troppi, bisogna evitare in ogni modo che la Turchia ne faccia parte.
Leonardo Brunetti
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Lo sgomento mondiale

è giustificato
Caro Direttore, di fronte allo sgomento mondiale per quanto accaduto questo titolo te lo potevi proprio risparmiare! Non entro nel merito della destinazione degli aiuti umanitari, se destinati a soddisfare il robusto appetito del movimento Hamas o ad alleviare le sofferenze di un popolo prigioniero e affamato da anni in un territorio distrutto dalle bombe.

Vorrei invece che mi spiegassi la differenza tra i pirati somali, che attaccano le navi in acque internazionali, sequestrando navi ed equipaggi, e la gloriosa azione dei commandos israeliani. Grazie
Antonio Padolecchia
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